Roma, 6 giu. (askanews) – Anche gli Stati Uniti lanciano accuse alla Cina sulla questione della concorrenza sleale e del dumping nel settore dell’acciaio, afflitto da un eccesso di capacità produttiva a livello globale ma soprattutto proprio nel gigante asiatico. “Coerentemente con le riforme della Cina, gli Stati Uniti sostengono gli sforzi per ridurre gli eccessi di capacità e lasciare che siano le forze di mercato a determinare gli investimenti”, ha affermato il segretario di Stato al Tesoro Jacob Lew, puntando il dito contro “gli eccessi” cinesi “che falsano i mercati globali”.
La questione dell’acciaio cinese è da tempo al centro di una disputa con l’Unione europea ed è stato anche determinate affar lievitare il fronte degli ostili nell’Ue al riconoscimento dello status di economia di mercato al Dragone.
Gli europei accusano i cinesi di non ristrutturare la loro siderurgia e di scaricare invece i loro eccessi produttivi sul mercato mondiale con prodotti sotto costo, che costringono a ristrutturare nelle altre aree economiche.
Lew per parte sua ha affermato come sia “cruciale” in Cina procedere ad una riduzione delle capacità produttive “incluso su acciaio e alluminio”. (fonte Afp)