Brexit, allarme Fitch: richio boom secessioni e aumenti spread

Sarebbe precedente e spinta a movimenti populisti anti europei

MAG 16, 2016 -

Roma, 16 mag. (askanews) – La “Brexit” rischia di minare l’integrità del Regno Unito, potrebbe infatti innescare la secessione della Scozia, ma al tempo stesso potrebbe creare un potenziale effetto a catena in grado di destabilizzare anche l’intera Unione europea, “creando un precedente a favore delle fuoriuscite”. Lo afferma l’agenzia Fitch, nelle sue analisi sulle possibili ricadute di un voto favorevole al referendum sull’uscita dall’Ue che si terrà in Gran Bretagna il 23 giugno prossimo.

Uno studio guarda al punto di vista Gb e un altro da quello del resto dell’Unione. L’Italia non sarebbe tra i Paesi più direttamente colpiti dall’eventuale divorzio, come Lussemburgo, Malta, Belgio, Germania, Irlanda, Olanda e Spagna che hanno legami economici o finanziari molto stretti con il Regno.

Tuttavia indirettamente anche la Penisola potrebbe avere problemi. “I timori di altre uscite potrebbero allargare gli spread sui Paesi periferici – afferma infatti Fitch – potenzialmente aumentando il costo del debito pubblico e rendendo più difficile la riduzione dei rapporti debito-Pil”.

Lo scenario di base di Fitch resta comunque quello di un voto per la permanenza nell’Unione. Ma poi elabora altri tre scenari, uno a “condizioni favorevoli” di separazione per la Gran Bretagna, uno con condizioni sfavorevoli e un altro in cui a queste ultime si aggiungerebbe la grana della secessione della Scozia.

In generale, secondo l’agenzia di rating “la Brexit potrebbe favorire i partiti anti europei e populisti e rendere i leader Ue più riluttanti e attuare politiche impopolari che assicurano benefici a lungo termine”. In pratica le riforme. L’uscita poi “potrebbe spingere la Scozia alla secessione dal Regno Unito, scenario – avverte Fitch – che potrebbe accentuare le pressioni separatiste in altre regione, come la Catalogna in Spagna”.