Draghi: incertezze su futuro Ue frenano consumi e investimenti

Tassi bassi sono il sintomo dei problemi, non la causa

MAG 2, 2016 -

Roma, 2 mag. (askanews) – Il persistere di dubbi sul futuro dell’Unione europea “contribuisce senza dubbio ad alimentare l’incertezza di persone e imprese”, ha avvertito il presidente della Bce Mario Draghi. Queste incertezze “frenano consumi e investimenti” e “rimuoverle aiuterà il rilancio”.

Ma questo richiede riforme struturali a livello di Unione europea. E “per tutti coloro che vogliono veder tornare i tassi ad un livello più normale, questa è una parte essenziale delle soluzione”, ha proseguito.

Nel corso di un convegno a Francoforte della Asian Development bank, Draghi ha infatti ricordato che i bassi tassi di interesse tenuti dalla Bce e dalle banche centrali “sono un sintomo” e non una causa dei mali dell’economia. Le istituzioni cercano infatti tramite questa leva di rilanciare l’attività e l’inflazione, caduta a livellui eccessivamente bassi.

Ma da sole queste misure monetarie non possono incidere sui problemi di fondo e di lungo perdio, che richiedono appunto riforme strutturali.