Cyber security, esperto: Israele modello da imitare

Tabansky (Università Tel Aviv): Fondamentali le scelte pubbliche

APR 7, 2016 -

Roma, 7 apr. (askanews) – “I risultati israeliani nel settore della sicurezza informatica sono il prodotto di una sostenuta spinta strategica. Gli altri Paesi avanzati possono imparare, imitare e adattare molto di ciò che Israele ha fatto, per orientare i loro sforzi nazionali in campo cibernetico”.

A dirlo è Lior Tabansky, ricercatore in cyber power al Blavatnik Interdisciplinary Cyber Research Center (TAU ICRC) dell’Università di Tel Aviv, in un’intervista con Cyber Affairs.

La cyber security israeliana, racconta Tabansky ha avuto origine come molte altre cose “nella comunità di difesa, per scopi di difesa specifici”.

Tuttavia, la forza dell’ecosistema informatico israeliano e della sua capacità di attrarre investimenti esteri ed esportare soluzioni di sicurezza – prosegue lo studioso – è da ricercare “nella diffusione di competenze e nel nutrimento dell’innovazione” anche al di fuori del mondo militare. Di fatto, rimarca ancora, quel che c’è oggi è scaturito da molte decisioni di politica pubblica, come la “Legge per la promozione della ricerca industriale e lo sviluppo del 1984″ e l’istituzione dell’Ufficio del Chief Science del ministero del Commercio e dell’Industria nello stesso anno”.

Più vicina ai giorni nostri, invece, la decisione del primo ministro Benjamin Netanyahu di lanciare nel 2014 un cluster di sicurezza informatica a Beersheba, denominato CyberSpark, dove oggi sono insediate alcune delle più grandi aziende del settore (Israele ospita oggi circa 430 imprese di cyber security e 40 centri di ricerca e sviluppo sulla sicurezza cibernetica di multinazionali).

Altre pietre miliari della politica di Israele in tema di cyber security, conclude Tabansky, “comprendono la politica delle Israel Defense Forces (IDF), le Forze di Difesa israeliane, sull’uso dell’esperienza operativa dei veterani a servizio del settore privato; le disposizioni nazionali per la protezione delle infrastrutture critiche stabilita nel 2002; e il contributo di esperti esterni raccolto nel 2010, che ha poi portato all’attuale strategia nazionale di sicurezza cibernetica di Israele”.

(Fonte: Cyber Affairs)