Bce, monito Draghi: “Completare Unione monetaria non è un lusso”

Così com'è resta fragile e i suoi Paesi vulnerabili a shock

APR 7, 2016 -

Roma, 7 apr. (askanews) – Eurolandia “resta una costruzione incompleta” e questa situazione, “amplificata dagli effetti degli errori della politica nel corso della crisi, continua a lasciare l’Unione economica e monetaria fragile, e i suoi Stati vulnerabili agli shock”. E’ il richiamo alla politica lanciato da Lisbona dal presidente della Bce, Mario Draghi, giunto per partecipare alla cerimonia del Consiglio di Stato. Dare all’area euro una prospettiva di lungo termine “non è un lusso, ma una necessità”, ha avvertito.

“Ci sono degli sforzi che devono essere compiuti a livello individuale dai paesi. Ma ci sta ache del lavoro da svolgere collettivamente. Gli Stati – ha detto Draghi – dovrebbero lavorare al completamento dell’unione economica e monetaria”.

Peraltro, in linea generale gli aspetti di debolezza dell’infrastruttura di Eurolandia sono conosciuti, e sono stati messi in rilievo anche dal “Rapporto dei cinque presidenti”, a cui ha contribuito lo stesso Draghi.

“Ora sta ai leader politici dare concretezza a questa tabella di marcia. Sono consapevole che al momento l’attenzione della politica è diretta altrove”. Il presidente ha utilizzato parole molto simili a quelle usate poche ore prima dal vicepresidente, Vitor Constacio, al Parlamento europeo . “Ma non dobbiamo dimenticarci che una economia solida e stabile è una precondizione per essere in grado di affrontare le sfide in altre aree della politica. Per questo, far funzionare l’Unione monetaria sul lungo termine non è un lusso – ha concluso Draghi – ma una necessità affinché l’Europa possa rifiorire”.