Roma, 5 apr. (askanews) – Torna il nervosimo sui mercati, trascinando le Borse di mezzo mondo in una nuova ondata di cali. Specialmente in Europa, dove Milano ha ottenuto la poco invidiabile maglia e il Ftse-Mib ha lasciato sul terreno un pesante meno 3 per cento.
Sono diversi i fattori che potrebbero aver contribuito ai cali: dalla ripresa economica che sembra arrancare nell’area euro, secondo le indagini tra le imprese, al petrolio, che a sua volta è tornato a cadere, zavorrando i titoli legati al settore che spesso hanno un peso rilevante sugli indici.
Parigi ha chiuso a meno 2,18 per cento, Francoforte con un meno 2,63 per cento, Londra ha contenuto le perdite a meno 1,19 per cento. Non va molto meglio a wall Street, dove a metà seduta l’indice Dow Jones cedeva lo 0,58 per cento.
Specularmente si sono visti acquisti sui beni rifugio. Ad esempio i Bund, i titoli di stato della Germania i cui rendimenti sono scesi a nuovi minimi storici facendo allargare il differenziale con i Btp italiani, il famigerato spread, fino a 120 punti base. In rialzo anche l’oro, mentre l’euro ha cambiato rotta a tarda seduta risalendo quasi a 1,14 sul dollaro.