Ecco perché l’euro è rimbalzato sopra 1,11 dopo scivolone post Bce

Mercati ora sembrano escludere altri tagli a tasso depositi

MAR 10, 2016 -

Roma, 10 mar. (askanews) – Euro in altalena sul mercato dei cambi, sul filo delle parole di Mario Draghi. Prima la valuta condivisa è caduta a 1,0822 dollari, sui minimi da oltre un mese e mezzo dopo che la Bce ha annunciato un potenziamento degli stimoli all’economia superiore alle attese. Ma successivamente ha mostrato un repentino rimbalzo arrivando a superare quota 1,11 dollari, con un picco intraday di 1,1135.

Secondo alcuni analisti questo si spiega con il fatto che Draghi ha indirettamente suggerito la possibilità che i tassi sui depositi, che sono a livelli negativi e che oggi la Bce ha ulteriormente tagliato, di 10 punti base al meno 0,40 per cento, siano arrivati al loro “pavimento”. “Non anticipo – ha infatti detto il capo della Bce – ulteriori tagli dei tassi”.

Secondo Brian Daingerfield, stratega sui cambi valutari di Royal Bank of Scotland citato da Dow Jones “questo potrebbe suggerire che il requisito per abbassare ancora i tassi potrebbe essere più stringente di quanto atteso dai mercati”. E il tasso sui depositi che le banche tengono parcheggiati presso la Bce, per cui di fatto devono pagare una sorta di tassa, ha un peso rilevante nello zavorrare l’euro sul mercato dei cambi.