Nuovo calo dei prezzi alla produzione nell’area euro, gennaio -1%

Si accentuano pressioni deflattive mentre Bce è già in affanno

MAR 2, 2016 -

Roma, 2 mar. (askanews) – Si accentuano ulteriormente le pressioni deflazionistiche nell’area euro, dove la Bce è già in affanno nel far risalire il caro vita a valori più accettabili. A gennaio i prezzi alla produzione dell’industria hanno accusato un nuovo e pesante calo, un meno 1 per cento rispetto al mese precedente secondo Eurostat che segue il meno 0,8 per cento di dicembre e il meno 0,2 per cento di novembre.

A zavorrare l’indicatore generale è sempre la voce energia, che trainata al ribasso dalla debolezza dei prezzi del petrolio ha segnato un meno 3,4 per cento su base mensile. La variazione annua dei prezzi alla produzione è rimasta quasi invariata al meno 2,9 per cento, dal meno 3 per cento di dicembre.

I dati dell’ente di statistica comunitario confermano e aggravano le prospettive di debolezza dei prezzi al consumo, dopo che a febbraio l’inflazione è ricascata a valori negativi con un meno 0,2 per cento. Allontanandosi quindi dai valori obiettivo della Bce che la vorrebbe appena sotto il 2 per cento annuo.

Per questo al Consiglio direttivo del 10 marzo l’istituzione guidata da Mario Draghi riesaminerà, ed eventualmente rafforzerà il suo pacchetto di stimoli all’economia.