Argentina verso un accordo storico con creditori americani

Fatta proposta sul debito su cui fallì nel 2001

FEB 6, 2016 -

New York, 6 feb. (askanews) – Potrebbe essere vicina una soluzione al braccio di ferro che va avanti da quasi 15 anni tra l’Argentina e un gruppo di hedge fund americani, che chiedevano di essere interamente rimborsati per i titoli di stato da quasi 100 miliardi di dollari su cui la nazione era fallita nel 2001. Con quella soluzione, Buenos Aires potrebbe presto tornare sui mercati internazionali dei capitali mettendo a segno una vittoria politica enorme per il governo del neo presidente Mauricio Macri, che aveva messo al centro della campagna elettorale dello scorso anno la fine della disputa con quelli che il suo predecessore Cristina Fernández chiamava “fondi avvoltoi”.

Ieri la nazione sudamericana ha offerto circa 6,5 miliardi di dollari ai cosiddetti creditori “holdout”, quelli che 15 anni fa non accettarono il concambio. Lo proposta implica un haircut di circa il 25%.

Daniel Pollack – il mediatore americano dell’annosa controversia, che il 30 luglio del 2014 si era conclusa senza un accordo causando la caduta di Buenos Aires nel suo secondo default in 13 anni – ha commentato la proposta con toni incoraggianti: “Sono felice di annunciare che progressi enormi sono stati fatti” dopo negoziati “intensi ma civili”. La proposta argentina, ha spiegato, è soggetta a due condizioni: l’approvazione da parte del Congresso argentino e la rimozione di un ordine imposto nel 2012 dal giudice statunitense Thomas P. Griesa, quello che impediva a Buenos Airs di onorare i propri impegni con i creditori che sottoscrissero le ristrutturazioni del debito del 2005 e 2010 se prima non risolveva la questione con quelli “holdout”.