Bce, il direttorio all’opera con crolli Borse e tensioni banche

Alle 13 e 45 decisioni tassi, alle 14 e 30 conferenza Draghi

GEN 20, 2016 -

Roma, 20 gen. (askanews) – Le prospettive di ripresa economica dell’area euro, che pure erano già modeste, escono decisamente ridimensionate e vacillanti da questo inizio d’anno ad alta tensione dei mercati. Ed è in questo contesto, assieme all’apparente collasso dei prezzi del petrolio, con tutte le sue implicazioni negative per una inflazione già troppo bassa, che da stasera i banchieri centrali dell’area euro tornano a riunirsi.

Dopo il rafforzamento delle misure espansive deciso a inizio dicembre, domani dal Consiglio direttivo non sono generalmente attese nuove misure. Le decisioni sui tassi verranno comunicate alle 13 e 45 mentre alle 14 e 30 il presidente Mario Draghi riceverà la stampa, alla consueta conferenza esplicativa. La prima riunione operativa del 2016 si svolge in un contesto quantomai impegnativo.

A tenere banco è la tensione delle Borse e più nel dettaglio, anche per la nuova competenza della Bce di vigilanza centrale sulle banche, l’affanno che colpisce le istituzioni creditizie, in particolare in Italia, ma non solo, con la spinosa gestione dei crediti deteriorati. Non a caso ieri un portavoce dell’istituzione ha puntualizzato che la richiesta di informazioni sui questi prestiti in affanno non riguarda solo banche italiane, ma molte altre nell’area euro e che si tratta di una procedura standard, posto che il tema dei crediti deteriorati era stato indicato da tempo come area di attenzione della vigilanza nel 2016.

Lo si vede anche dagli indici settoriali: se quello sul bancario italiano ha perso circa un 21 per cento da inizio anno, l’Eurostoxx 500 delle 50 maggiori banche dell’Ue ha lasciato sul terreno un altrettanto pesante 17,8 per cento.