Fmi conferma accelerazione crescita Italia a +1,3% nel 2016

E al +1,2% in 2017. In aggiornamento Weo taglio stime Pil globale

GEN 19, 2016 -

Roma, 19 gen. (askanews) – Il Fondo Monetario Internazionale conferma la velocità di accelerazione della ripresa economica italiana che quest’anno crescerà dell’1,3% rispetto al +0,8% registrato nel 2015 per poi assestarsi al +1,2% nel 2017. Le stime sono contenute nell’aggiornamento del World Economic Outlook, appena pubblicato, che lascia invariate le previsioni del rapporto di ottobre, mentre taglia le stime di crescita globale: l’economia mondiale crescerà rispettivamente del 3,4% e del 3,6% con un taglio in entrambi i casi di due decimi di punto rispetto alle precedenti stime.

“Nelle economie avanzate – si legge nel documento – si prevede che continui una ripresa modesta e diseguale con un output gap (la differenza tra il prodotto interno lordo effettivo e quello potenziale, ndr) in ulteriore restringimento. Lo scenario dei Paesi emergenti è diversificato ma in molti casi impegnativo. Il rallentamento e il riequilibrio dell’economia cinese, i prezzi più bassi delle materie prime e le tensioni nelle economie di alcuni grandi Paesi emergenti continueranno a pesare sulle prospettive di crescita del 2016-2017.

“Quest’anno – ha commentato il direttore della ricerca del Fondo, maurice Obstfeld – sarà un anno di grandi sfide e i politici dovrebbero pensare alla capacità di recupero di breve periodo, e ai modi di rafforzarla, ma anche alle prospettive di crescita di più lungo termine”.

In cifre, le prospettive dell’area euro restano sostanzialmente invariate, con una crescia stimata al +1,7% sia per l’anno in corso (+0,1% rispetto alle stime di ottobre) sia per il 2017. All’interno di Eurolandia, tuttavia, le dinamiche delle altre maggiori economie oltre all’Italia non collimano. Per la Germania gli economisti del Fondo prevedono una crescita del +1,7% in entrambi gli anni con un miglioramento rispettivamente di uno e due punti percentuali. Opposto l’andamento della Francia che viene accreditata di un +1,3% e di un +1,5% con un taglio delle stime di due decimi e di un decimo di punto. Infine la Spagna, che quest’anno correrà al 2,7% per poi rallentare al 2,3% con un miglioramento di due decimi e un decimo di punto.

Su livelli più elevati, ma riviste al ribasso, le previsioni degli Stati Uniti, con una stima di incremento del Pil del 2,6% in entrambi gli anni (-0,2 la revisione della stima in entrambi i casi).

Tra i grandi player mondiali vengono confermate le previsioni economiche della Cina, la cui economia quest’anno crescerà del 6,3%, in fremata rispetto al 6,9% del 2015, con un ulteriore rallentamento previsto l’anno prossimo al +6%.

Secondo gli economisti di Washington “i rischi sullo scenario globale restano orientati al ribasso e sono collegati agli adattamenti in corso nell’economia globale: un generalizzato rallentamento nelle economie dei paesi emergenti, il riequilibio della Cina, prezzi in calo per le materie prime e la graduale fuoriuscita dalle misure monetarie straordinarie di accomodamento negli stati Uniti Se queste sfide cruciali non saranno gestite con successo, la crescita globale potrebbe deragliare”.