Fed al bivio, atteso primo rialzo tassi Usa ma incognita inflazione

Domani e mercoledì si tiene la riunione del Fomc

DIC 14, 2015 -

New York, 14 dic. (askanews) – Inizia domani e si conclude mercoledì quella che potrebbe essere la riunione del Fomc, il comitato monetario della Federal Reserve, più importante degli ultimi anni. Gli analisti prevedono che la Banca centrale americana alzerà il costo del denaro per la prima volta in nove anni (è fermo ai minimi storici, vicino allo zero, da dicembre 2008, mentre l’ultimo aumento risale al 2006), sulla scia dell’aspettativa che inflazione e occupazione centreranno i target grazie a un’economia in buona salute.

La previsione che va per la maggiore è che mercoledì la Fed aumenti il costo del denaro di misura (per esempio 25 punti base, da un intervallo tra 0 e 0,25%, a 0,25-0,50%) e poi continui ad aumentarli a passo molto lento nelle successive riunioni, per arrivare al di sopra del 3% nel corso dei prossimi tre anni. La decisione sarà annunciata alle 14 di mercoledì, le 20 in Italia, insieme all’aggiornamento delle stime dell’economia, e sarà seguita dalla conferenza stampa del presidente Janet Yellen.

La Fed deve prima sciogliere un nodo cruciale: il lavoro è sulla giusta carreggiata (il tasso di disoccupazione si attesta al 5%, il minimo dal 2008 e in linea con i valori che la Banca centrale considera di piena occupazione), ma l’inflazione non sta andando come previsto, anzi si attesta al di sotto dell’1%, mentre il target della Fed è del 2%. L’istituto guidato da Janet Yellen prevede che l’inflazione si muoverà progressivamente verso i livelli giudicati ottimali nel 2016, ma anche negli ultimi quattro anni aveva fatto stime analoghe, che sono state disattese.