Bce, monito su uso improprio flessibilità conti Italia e altri

Solo poche riforme dovrebbero comportare aumento costi a breve

NOV 5, 2015 -

Roma, 5 nov. (askanews) – La banca centrale europea lancia un monito sull’uso “inappropriato” della flessibilità, prevista dalle regole europee sui conti pubblici in caso di riforme strutturali portate avanti dagli Stati. “Dato che solo poche tipologie di riforme potrebbero effettivamente comportare costi di bilancio a breve termine, la flessibilità concessa dal Patto – afferma l’istituzione nel suo bollettino economico – deve essere applicata con cautela per evitare il rischio di un uso inappropriato”.

L’Italia è tra i Paesi che hanno beneficiato di questa clausola. Lo scorso marzo “nel valutare se avviare o meno una procedura per i disavanzi eccessivi per Italia e Belgio sulla base del criterio del debito – ricorda la Bce – la Commissione europea ha considerato nelle sue relazioni che l’attuazione di riforme strutturali era uno dei fattori significativi a giustificazione della scelta di non avviare una procedura”.

“Inoltre, nel quadro del braccio preventivo, all’Italia è stato concesso un margine complessivo dello 0,4 per cento del Pil per la deviazione dal percorso di aggiustamento verso l’obiettivo di medio termine nel 2016, in ragione del piano di riforme strutturali presentato dalle autorità italiane recante una valutazione quantitativa dei costi di bilancio a breve termine delle riforme strutturali pari allo 0,2 per cento del Pil”. Anche la Francia ha beneficiato di questa flessibilità.