Auto, Tajani: informai Ue e Stati di discrepanze emissioni in 2012

Interviene su articolo Ft secondo cui Ue sapeva e non ha agito

OTT 26, 2015 -

Roma, 26 ott. (askanews) – Il vicepresidente del Parlamento europeo Antonio Tajani rivendica di esser stato lui, nel 2012, quando era commissario europeo all’industria, ad informare il resto della Commissione dell’esistenza di “discrepanze” tra le emissioni di alcuni veicoli durante i test di laboratorio e quelle effettive nelle prove su strada. Il tutto ruota sempre attorno allo scandalo esploso sulle emissioni alterate a Volkswagen, a seguito di un articolo del Financial Times in cui un altro ex commissario, l’allora responsabile dell’Ambiente Janez Potocnick, ha sostenuto di aver informato la commissione della questione nel 2013, ma che la cosa non ha portato a provvedimenti concreti.

Secondo il quotidiano la questione è stata oggetto di un intenso scambio di lettere tra i due commissari ad inizio 2013, dopo delle segnalazioni dell’allora ministro dell’Ambiente della Danimarca, Ida Auken. In pratica, l’Ue sarebbe stata a conoscenza del problema da anni ma ha omesso di prendere provvedimenti, al di là della tabella di marcia progressiva di modifica e inasprimento dei test sulle emissioni, che di fatto cambieranno solo dal 2017.

In un messaggio dal suo profilo su Twitter, Tajani afferma che “nel 2012 io ho informato la Commissione, il Parlamento europeo e gli Stati membri dell’esistenza di discrepanze tra test di laboratorio e test su strada”. Il vicepresidente pubblica anche la sua lettera congiunta con Poticnick alla Auken, e la sua recente risposta alle domande del Ft.

Secondo la Auken all’epoca dei fatti la Commissione scelse di dare priorità a salvataggio dell’euro e rilancio della crescita, “senza voler cercare nuovi problemi” come quello delle emissioni.