Una birra su 3 la vendono loro: AB InBev si ‘beve’ SabMiller

Maxi-acquisizione da oltre 91 miliardi dopo mesi di trattative

OTT 13, 2015 -

Roma, 13 ott. (askanews) – I due maggiori gruppi mondiali della birra si aggregheranno con un’operazione che, per dimensioni, costituisce la terza acquisizione mai effettuata a livello internazionale. La sudafricana SabMiller, dopo un lungo corteggiamento ha accettato “in linea di principio” un’offerta di acquisto da 68 miliardi di sterline, oltre 91 miliardi euro, da parte del gruppo belga-brasiliano AB InBev, prima società del settore a livello globale.

SabMiller, che è quotata alla borsa di Londra, ha infatti reso noto che il suo cda ha raggiunto un accordo con AB InBev, in base al quale quest’ultima acquisirà ogni azione in contanti al prezzo di 44 sterline – un’offerta rialzata ben cinque volte – valorizzando così SabMiller intorno ai 68 miliardi di sterline con un premio del 50% rispetto alle quotazioni di un mese fa registrate dalla società ‘preda’.

Alla nuova aggregazione è attribuibile una birra su tre venduta in tutto il mondo. Peroni, Nastro Azzurro, Grolsch, Pilsner Urquell, Miller tra i marchi più importanti di SabMiller, si uniranno così agli oltre 200 marchi di birra di AB InBev, tra cui figurano Budweiser, Corona, Beck’s e Stella Artois. Una potenza di fuoco, anzi di boccale, che con ogni probabilità farà lavorare molto le autorità nazionali antitrust. Anche se gli analisti sembrano ridimensionare i rischi di sensibili ridimensionamenti, ci vorrà probabilmente oltre un anno perchè tutte le autorità sulla concorrenza nazionali possano approvare l’operazione.

Che il problema antitrust esista, d’altronde, lo prova il fatto che AB InBev, che ha tempo fino al prossimo 28 ottobre per formalizzare la sua offerta vincente, si è impegnata a pagare una ‘commissione di rottura’ da 3 miliardi di dollari (2,64 miliardi di euro) nell’eventualità che l’accordo salti per vincoli antitrust o per l’opposizione degli azionisti.

Se l’accordo andrà in porto si tratterà, includendo il debito delle due aziende, della terza operazione di fusione e acquisizione mai effettuata, superando la dimensione della scalata di Time Warner effettuata da America Online nel 2000.

In borsa la notizia della maxi-acquisizione è stata valjutata positivamente, malgrado la seduta generalmente negativa a causa di dati macroeconomici negativi provenienti dalla Cina. Negli scambi del pomeriggio a Londra SabMilleer guadagnava il 9,15% a 39,53 sterline mentre a Bruxelles il gruppo InBev saliva dell’1,19% a 99,52 euro.