Volkswagen, ecco perchè dopo un anno di resistenze Vw ha ammesso

Agenzia ambiente Usa Epa ha strumenti molto più potenti di altri enti

SET 22, 2015 -

Roma, 22 set. (askanews) – Alla Volkswagen hanno tenuto duro per oltre un anno con le autorità statunitensi. Sostenendo che le discrepanze tra i test di laboratorio e quelli – molto più alti – su strada sulle emissioni delle auto diesel erano dovute a errori tecnici e non alla volontà di ingannare Washington.Poi, questo mese la svolta, con la ‘confessione’ che le auto Vw vendute in America avevano installato un software mirato ad alterare i risultati delle emissioni.

Cosa ha piegato i top manager di Wolfsburg? “L’ammissione – racconta oggi il New York Times – è giunta solo quanto la Environmental Protection Agency (Epa), l’agenzia ambientale Usa, ha intrapreso la decisione straordinaria di minacciare di bloccare l’autorizzazione alla vendita dei modelli diesel 2016 di Volkswagen e Audi, secondo quanto emerge dalle lettere inviate all’azienda dai dirigenti della stessa Epa e dai regolatori californiani”.

Tutto questo è stato possibile perchè le autorità ambientali Usa dispongono di poteri che enti di altre aree competenti – come quello sulla sicurezza automobilistica – non hanno, malgrado le pressanti richieste di parlamentari, associazioni dei consumatori e degli stessi regolatori.

Per esempio la National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa), l’ente che sovrintende alla sicurezza stradale, può imporre una sanzione massima di 35 milioni di dollari sui costruttori automobilistici che non rispettano le normative di sicurezza, una sanzione relativamente piccola per colossi come Gm che lo scorso anno ha pagato una multa di tale entità per un difetto di alcuni suoi modelli che ha portato alla morte di almeno 124 persone.

Per converso la normativa ambientale Clean Air Act consente, per le violazioni ammesse da Vw, di irrogare una sanzione di 37.500 dollari a veicolo richiamato per una sanzione complessiva che potrebbe toccare in questo caso i 18 miliardi di dollari (oltre 16 miliardi di euro).

L’arsenale delle armi a disposizione di Washington contro Volkswagen non è finito, dal momento che, come per Gm, anche per Volkswagen si stanno aprendo le porte di un’indagine penale del Dipartimento di Giustizia che possiede una divisione specializzata in tali reati, la divisione Ambiente e Risorse Naturali. E, come dimostra l’indagine penale avviata da Washington qualche mese fa contro i vertici della Fifa per la corruzione connessa ai mondiali di calcio