Finlandia si ferma contro l’austerità. Non è più paese dei falchi?

Scioperi e manifestazioni contro tagli. Ma sondaggi indicano...

SET 18, 2015 -

Helsinki, 18 set. (askanews) – Questo potrebbe essere un “venerdì nero” per la Finlandia con un nuovo sciopero dei trasporti e dei servizi pubblici e un’altra grande manifestazione contro l’austerità. Saranno decine di migliaia le persone che raccoglieranno l’invito a manifestare nel centro di Helsinki, la capitale, nonostante un meteo già autunnale e divisioni fra i sindacati.

Si prevedono gravi disagi sulle strade, con circa mezzo milione di viaggiatori che non potrà muoversi con autobus, treni, tramway e metro. Ugualmente porti e aeroporti funzioneranno solo per i servizi essenziali per gran parte della giornata. La compagnia nazionale Finnair ha annullato 15 voli interni e prevede ritardi su tutti i collegamenti.

Da quando è arrivato al governo nel maggio scorso, il premier centrista Juha Sipilä ha messo in pratica un doloroso programma di tagli della spesa pubblica, che vorrebbero far uscire il Paese da tre anni di recessione. Tagli che non risparmiano nessuno: pensionati, dipendenti pubblici e privati, beneficiari di assegni sociali.

Ma secondo un recente sondaggio del quotidiano Iltalehti, oltre il 70% degli intervistati è d’accordo, del tutto o in parte, con le misure di rigore, addirittura il 20% le trova insufficienti. Un tempo considerata come un modello per tutta l’Eurozona, la Finlandia vede da oltre tre anni la sua economia in una fase di recessione con una popolazione che continua ad invecchiare rapidamente e il settore industriale in crisi.(fonte afp)