Roma, 16 set. (askanews) – Proprio mentre le maggiori economie emergenti accusano indebolimenti, i ricchi di questi Paesi schiacciano l’acceleratore e si apprestano a superare i magnati del resto del mondo. Lo sostiene un rapporto della società di consulenze Capgemini e della Rbc Wealth Management, secondo cui nel 2015 la richezza complessiva dei milionari dell’Asia-Pacifico, che nel 2014 ammontava a 15.800 miliardi di dollari, supererà quella dei milionari nord americani, pari a 16.200 miliardi lo scorso anno.
Già oggi i ricchi della regione asiatica – catalogati come tali se detentori di un patrimonio investibile di almeno 1 milione di dollari, escluse le case dove abitano e altri beni – sono i più numerosi, 4,69 milioni contro i 4,68 milioni del Nord America.
In Cina in un anno sono aumentati in numero del 19,3 per cento, a 890 mila con un patrimonio totale di 4.500 miliardi di dollari cresciuto del 17,5 per cento. Ma è l’India ad aver registrato il maggior incremento sul numero di milionari, più 26,3 per cento a 198 mila totali, co una ricchezza balzata del 28,2 per cento a 785 miliardi.
Sviluppi che contrastano con l’indebolimento della crescita che sta investendo proprio i giganti emergenti. E che in particolare per un Paese come la Cina potrebbe tradursi in crescenti difficoltà ad assorbire la nuova mano d’opera nel mercato del lavoro. Dinamiche divergenti che richiamano di aggravare quelle disuguaglianze che negli ultimi anni si sono andate allargando nella maggior parte delle economie.