Debito, da Schauble paper ‘che non esiste’ per gestire crisi euro

Dato all'Eurogruppo. Ministro ribatte a critiche Usa

SET 15, 2015 -

Roma, 15 set. (askanews) – Il documento ufficialmente non esiste. E cerca di rispondere a questa domanda: quali procedure seguire per i paesi eccessivamente indebitati sull’orlo dell’insolvenza? Il testo consegnato venerdì scorso dal ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble ai suoi colleghi dell’eurogruppo in Lussemburgo elenca alcune proposte, che con ogni probabilità non piaceranno a molti Paesi della moneta unica, a partire da quelli meridionali.

Il documento di lavoro, definito proprio per questo ‘non paper’ è stato intercettato e pubblicato dal quotidiano economico tedesco Handelsblatt. E parte da una premessa: “l’eurozona non ha alcuna procedura per affrontare il nodo dei Paesi eccessivamente indebitati che hanno perso l’accesso ai mercati finanziari”. Una carenza che oggi, si legge nel documento, rende legalmente e materialmente difficile riscadenzare il debito di tali Paesi che, di solito, giunge in ritardo generando inutili disagi economici e sociali e che contribuisce ad aggravare le crisi.

Ecco, in sintesi le proposte segrete di Berlino: 1) i titoli del debito pubblico dei Paesi dell’eurozona dovrebbero contenere una clausola di bail in, in pratica una clausola automatica di ristrutturazione del debito; 2) se un Paese riceve un finanziamento dal Meccanismo europeo di stabilità, le scadenze del suo debito pubblico vengono automaticamente allungate; 3) un’analisi di sostenibilità del deibito da parte del Fondo Monetario Internazionale dovrebbe essere resa obbligatoria in ogni caso di assistenza finanziaria.

Intanto, lo stesso ministro tedesco, frequentemente criticato da ambienti istituzionali e accademici statunitensi per l’eccessiva enfasi data a politiche di austerità rispetto a una strategia di svilupppo economico per l’Europa, ha deciso di rispondere pubblicamente. Smettete di darmi lezioni, è il senso dell’intervento svolto venerdì scorso a una conferenza dell’American Council on Germany. “Quando chiediamo riforme strutturali – ha detto Schauble – in cambio di assistenza finanziaria, non si tratta di un mantra ottuso ripetuto da persone che hanno perso la visione delle grandi questioni strategiche del futuro. In effetti questa potrebbe essere la più importante questione strategica a lungo termine che ci troviamo davanti. Nell’Unione Europea dobbiamo comportarci differentemente dall’Unione che costituisce gli Stati Uniti. La formula funziona”, ha sottolineato il ministro riferendosi alle economie di Spagna Irlanda e Portogallo che sono ritornate in salute dopo aver adottato misure impopolari di risanamento connesse ai programmi europei di salvataggio.