I prossimi a svalutare le loro monete? Arabia e Hong Kong

E' la scommessa degli investitori dopo mosse di Cina e Kazakistan

AGO 25, 2015 -

New York, 25 ago. (askanews) – Dopo la svalutazione dello yuan decisa l’11 agosto scorso dalla Cina, sempre più investitori scommettono sul fatto che altre nazioni optino per sganciare o rivedere il loro tasso di cambio contro il dollaro. La banca centrale del Vietnam lo ha già fatto il 19 agosto scorso, svalutando il dong dell’1% contro il dollaro (il terzo aggiustamento dell’anno in corso). L’istituto centrale del Kazakistan ha poi agito il 20 agosto lasciando il tasso di cambio libero di fluttuare (la mossa ha provocato una flessione del 25% della sua valuta, il tenge, in quella seduta). I fari sono ora puntati su Hong Kong e Arabia Saudita. Là le rispettive valute sono tenute all’interno di uno specifico trading range per garantire un certo grado di stabilità all’economia interna ma da là sono attese svalutazioni.

Come spiegato al Wall Street Journal, gli investitori “cercano di capire chi è il prossimo”, ha detto Cynthia Wong, a capo del reddito fisso dei mercati emergenti asiatici per Société Générale.

Per Hammarlund, economista alla banca svede SEB, aggiunge: “Dopo la mossa del Kazakistan, abbiamo visto un aumento dell’attività di trading sul nostro desk delle opzioni con gli hedge fund che scommettono sulle svalutazioni di Arabia Saudita e Hong Kong”.