Grecia, Varoufakis rivela: avevamo un “piano B”, con Galbraith

Ma smentisce che fosse basato su codici fiscali trafugati

LUG 27, 2015 -

Roma, 27 lug. (askanews) – Una ridda di speculazioni su un presunto “piano B” segreto, che avrebbe perfino sfruttato codici fiscali trafugati, ha finito per spingere l’ex ministro delle Finanze della Grecia Yanis Varoufakis ad ammettere l’esistenza di un piano di emergenza e di un gruppo di lavoro ad hoc, guidato dall’economista James Galbraith. Tuttavia, con un post dal suo blog, l’ex ministro ha seccamente smentito che vi sia stata qualsivoglia sottrazione di codici fiscali.

Quella dei codici fiscali è una vicenda a parte, legata ai tentativi di lotta all’evasione e del tutto aliena al piano di emergenza elaborato durante la crisi. Varoufakis ha invece confermato che il piano era stato preparato anche su indicazione del premier, Alexis Tsipras.

Con un comunicato in parallelo, Galbraith per parte sua ha affermato che il piano serviva a prepararsi “ai potenziali tentativi di asfissiare il governo greco, tra cui mosse aggressive per spingere il paese fuori dall’euro”. Ma che appunto questo era uno scenario ipotetico e non l’obiettivo del gruppo di lavoro stesso “il lavoro – afferma l’economista – era rigorosamente quello di studiare le questioni operative che si sarebbero create se la Grecia fosse stata costretta ad uscire”.