Grecia, Commissione Ue: giustificate le restrizioni bancarie

Nota del commissario Hill:"Ci sono motivi di interesse pubblico"

GIU 29, 2015 -

Bruxelles, 29 giu. (askanews) – La Commissione europea considera che “nelle attuali circostanze, la stabilità del sistema finanziario e bancario in Grecia è una questione di interesse pubblico prevalente e di politica pubblica che appare giustificare l’imposizione di restrizioni temporanee alla circolazione dei capitali”. Lo afferma il commissario Ue responsabile degli affari finanziari, Jonathan Hill, in una nota diramata stamattina a Bruxelles, in cui si sottolinea che “il mantenimento della stabilità finanziaria è la principale e immediata sfida” per il Grecia oggi.

“Come guardiana dei Trattati Ue, e al fine di salvaguardare l’integrità del mercato unico, la Commissione ha effettuato una immediata valutazione preliminare delle misure greche che hanno introdotto i controlli e ha concluso che, a una prima lettura, sono giustificate”, spiega la nota.

Secondo il Trattato sul funzionamento dell’Ue, “gli Stati membri possono prendere misure relative alla circolazione dei capitali, che siano giustificate in base a ragioni di politica pubblica o di sicurezza pubblica”, continua la nota, aggiungendo che “in base alla giurisprudenza della Corte europea di Giustizia, queste misure possono essere introdotte anche per altre ragioni di prevalente interesse pubblico generale”.

Tuttavia, avverte il commissario Hill, “queste eccezioni al principio di libera circolazione dei capitali devono essere interpretate in mondo molto rigoroso, non avere carattere discriminatorio ed essere proporzionate in vista dell’obiettivo perseguito. Questo significa anche che i controlli dei capitali devono essere applicati per un periodo quanto più breve possibile”, conclude Hill, ricordando che la Commissione monitorerà strettamente l’evolversi della situazione e resta disponibile a fornire assistenza tecnica alle autorità greche.