Grecia, Bce decide se staccare spina o proseguire aiuto a banche

Direttorio potrebbe mantenere Ela ma aumentare "haircut" garanzie

GIU 28, 2015 -

Roma, 28 giu. (askanews) – Oggi è previsto un Consiglio direttivo della Banca centrale europea per teleconferenza, per decidere il da farsi sulle banche della Grecia. Il problema più immediato è costituito dal sistema di liquidità di emergenza, l’Ela, che continua ad essere lasciato a disposizione degli istituti ellenici. Si tratta di fatto dell’ultimo canale di accesso ai finanziamenti per il sistema, diventato sempre più vitale mentre peggiorava l’emorragia de depositi dalle banche. Tanto che su richiesta della Banca di Grecia la Bce ha dovuto ripetutamente aumentare il suo ammontare fino agli attuali 89 miliardi di euro.

Inoltre, la Bce ha il diretto potere di vigilanza sulle quattro maggiori banche del Paese, la Alpha Bank, la Banca del Pireo, la Banca Nazionale di Grecia e la Eurobank. Sarà quindi essa stessa s stabilire se dispongano del pre requisito indispensabile per continuare ad avere accesso a questi fondi: essere solventi. In caso contrario la Bce dovrebbe chiudere i rubinetti e le banche greche esaurirebbero con ogni probabilità le liquidità in tempi brevi, costringendo le autorità a imporre controlli sulla circolazione di capitali. O addirittura una chiusura forzata degli sportelli (bank holiday).

La situazione minaccia di precipitare dopo che Atene ha annunciato un referendum sull’ultima proposta dell’Ue per prorogare gli aiuti, di fatto rompendo le trattative. L’Eurogruppo dei ministro delle finanze, ieri ha risposto duramente bocciando la richiesta greca di una proroga di un mese sul sopporto in modo da consentire il voto popolare, il 5 luglio, senza problemi sulle liquidità. Invece già da ieri si sono formate code ai bancomat, che in diversi casi sono finiti a corto di banconote. In una intervista a Europe 1, oggi il premier francese Manuel Valls, pur riconoscendo l’autonomia decisionale della Bce ha avvertito che il mantenimento del supporto alle banche è “indubbiamente necessario”.

La Bce ha diverse opzioni. Su proposta della Banca di Grecia, la Bce potrebbe decidere di lasciare invariato l’Ela, aumentarlo ancora, ridurlo o chiuderlo del tutto (in caso di banche insolventi). Va da sé che le ultime due ipotesi metterebbero in grave difficoltà il già traballante sistema finanziario greco. Le decisioni vengono votate dall’intero direttorio, in cui siedono i governatori delle 19 banche centrali dell’area euro, più il presidente e il Comitato esecutivo della Bce. Con due terzi dei voti si possono bocciare o ribaltare le richieste della banca di Grecia.

La Bce potrebbe anche decidere di aumentare le penalizzazioni (haircut) sul valore dei titoli che pretende in garanzia dalle banche greve per concedere finanziamenti con l’Ela.