Grecia, il negoziato riparte e in Borsa scatta subito un rally

Mercoledì o giovedì nuovo vertice. Atene +9%, Milano +3,47%

GIU 22, 2015 -

Roma, 22 giu. (askanews) – L’accordo non c’è ancora ma il doppio vertice straordinario sulla Grecia – in sequenza, prima dei ministri delle Finanze, poi dei capi di Stato de di governo – è riuscito su quello che probabilmente era l’obiettivo più realistico: sbloccare trattative arenate da molti giorni su alcuni nodi critici, quando pure la conclusione sembrava a portata di mano. Gli incontri sono stati preceduti per poche ore da un nuovo documento di proposte dei greci, che si avvicina alle richieste di Ue e Fmi. A quel che è trapelato anche sul “tabù” delle pensioni. “Lo abbiamo accolto positivamente”, ha spiegato il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem.

Serve un minimo di tempo per valutarlo e calcolare i suoi effetti. “Se va tutto bene – ha aggiunto – ci sarà un altro incontro dell’Eurogruppo nel corso della settimana per avere una valutazione definitiva”. Dovrebbe tenersi mercoledì o giovedì, prima quindi del Consiglio europeo dei leader di tutta l’Ue precedentemente calendarizzato.

Al di là da tutte le cautele osservate da ministri e capi di Stato, il mercato in Grecia sembra convinto: l’accordo viene dato per scontato. E a ruota le altre Borse europee. Atene ha chiuso al più 9 per cento dopo aver sfiorato un più 10 per cento. A trainare proprio quei titoli bancari che erano stati i più penalizzati nelle passate sedute. Contestualmente si sono attenuate anche le pressioni sui titoli di Stato, con i rendimenti sulla scadenza decennale che si moderano all’11,189 per cento dal 12,589 per cento della seduta precedente.

Anche Francoforte e Parigi hanno brindato allo sblocco del dossier, con rialzi che hanno sfiorato il 4 per cento, così come Milano e Madrid che hanno siglato gli scambi attorno al più 3,50 per cento. Una giornata da ricordare stavolta in positivo, che concretamente guardando al più 2,50 per cento dell’indice Eurostoxx 600 equivale in 235 miliardi di euro “guadagnati”, invece delle centinaia di miliardi “bruciati” nelle precedenti sessioni, dominate dalle paure di Grexit.

Il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici ha annunciato che “le istituzioni si metteranno al lavoro immediatamente”. Dalla Grecia sono giunte proposte “ampie e inclusive” delle tematiche da affrontare. “E’ una base solida ma resta del lavoro da fare. Siamo alla ricerca di un accordo ma l’accordo – ha spiegato – non c’è ancora”.

Giungendo alla riunione dei leader, il premier Matteo Renzi ha chiesto di “lavorare tutti assieme perché ci sia l’accordo. Atene deve far fronte ai suoi impegni, che sono di natura economica, com’è noto. Ma anche l’Unione europea deve far fronte ai suoi obblighi morali nei confronti di un grande paese come la Grecia. Sono stati fatti dei passi avanti ed è fondamentale che il governo di Alexis Tsipras continui in questa direzione”.

Come ormai ampiamente previsto non si profilano decisioni definitive dalla riunione a Bruxelles. “Ci sono stati dei miglioramenti ma non è stato ancora sistemato tutto”, ha dichiarato il presidente francese Francois Hollande. Per parte sua la cancelliera della Germania Angela Merkel ha avvertito che in base all’Eurogruppo dei ministri delle Finanze, che ha preceduto la riunione dei leader, non ci sono ancora le basi per una intesa.

Ma ora il negoziato è ripartito. Nessuno afferma più che la strada da fare “è ancora tanta”. E forse si può sperare che a breve si comincerà a intravedere la luce in fondo al tunnel.