Roma, 15 giu. (askanews) – Eurolandia oggi dispone degli strumenti “per affrontare al meglio” l’ipotesi di un non accordo sulla Grecia. Tuttavia “entreremmo in acque inesplorate – ha affermato il presidente della Bce Mario Draghi, durante una audizione al Parlamento europeo – e certamente non possiamo prevedere o immaginare oggi quali sarebbero le conseguenze sul medio e lungo termine”.
Ad ogni modo “è piuttosto chiaro che quello che accade dimostra che l’area euro è una costrizione da completare e che se vogliamo gestire le conseguenze di eventi non previsti dovremo fare un balzo quantico nel nostro processo di integrazione”.