Draghi scarta ipotesi fine anticipata piano bond o carenza titoli

Come chiedere se si ritira a uno che ha appena iniziato maratona

APR 15, 2015 -

Roma, 15 apr. (askanews) – Sono “chiaramente esagerate” le ipotesi di stampa su possibili problemi nel programma di acquisti di titoli di Stato della Bce, per mancanza di emissioni da rilevare, e il presidente Mario Draghi si è anche detto “piuttosto sorpreso, francamente, per tutta l’attenzione che hanno ricevuto le ipotesi di una fine anticipata del programma”. Nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo, Draghi ha rimarcato che alcune settimane fa la Bce ha deciso di modificare la terminologia ufficiale sulla durata del programma. “Abbiamo scritto che ‘intendiamo’ che duri fino al settembre del 2016 mentre prima scrivevamo che ‘prevedevamo’ che sarebbe durato fino al settembre del 2016. Si tratta di un cambiamento di rilievo che i mercati hanno colto”.

Quanto invece alle ipotesi di una sua conclusione o riduzione anticipata, “è come mettersi a chiedere a uno che ha fatto i primi passi di una maratona se intende ritirarsi”, ha detto Draghi.

Il piano di acquisti da 60 miliardi di euro al mese proseguirà fino a quando “non vedremo un aggiustamento consistente” dell’inflazione, verso i valori obiettivo (inferiore ma vicina al 2 per cento). E che per questo si guarderà alle tendenze di fondo dei prezzi, non alle fluttuazioni di natura temporanea. Infine, ad oggi “l’attuazione del programma sta proseguendo in maniera fluida, rispetto all’obiettivo prefissato di 60 miliardi di euro al mese”.