Giochi e vestiario in cima a lista beni pericolosi bloccati in Ue

E il primo mercato di provenienza resta di Gran lunga la Cina

MAR 23, 2015 -

Roma, 23 mar. (askanews) – Giocattoli, vestiti e calzature restano in cima alla lista dei prodotti bloccati in Europa in quanto pericolosi per i consumatori. E la Cina resta il principale Paese di origine dei prodotti notificati nel “sistema di allarme rapido” della Commissione europea, con il 64 per cento del totale sul 2014. Lo scorso anno è stato impedito l’ingresso, o è stata disposta la rimozione dal mercato comunitario, di quasi 2.500 tipologie di prodotti, che spaziano dai giochi agli autoveicoli.

I dati emergono da un rapporto della Commissione che da 12 anni collabora assieme agli Stati membri per garantire che i beni di consumo immessi sul mercato europeo siano sicuri. “Ogni prodotto in Europa deve essere sicuro per i nostri cittadini. I prodotti che possono causare danni devono essere ritirati dal mercato quanto prima. Proprio per questo motivo abbiamo creato il sistema di allarme rapido – ha spiegato Vera Jourova, commissaria per Giustizia, consumatori e parità di genere – uno strumento che nel corso degli anni si è rivelato molto efficace”.

Il sistema di allarme rapido garantisce che le informazioni sui prodotti pericolosi non alimentari ritirati dal mercato e/o richiamati ovunque in Europa siano trasmesse rapidamente tra gli Stati membri e la Commissione. Ciò permette di adottare i conseguenti provvedimenti opportuni (divieto/blocco delle vendite, ritiro, richiamo o rifiuto all’importazione da parte delle autorità doganali) in tutta l’UE e di informare i consumatori. Nel 2014 sono stati registrati nel sistema 2 755 provvedimenti di questo tipo.

Sempre nel 2014 il sito web del sistema di allarme rapido è stato visitato da quasi 2 milioni di persone. Grazie ai nuovi strumenti di ricerca i consumatori e le imprese possono informarsi meglio sui prodotti pericolosi individuati e richiamati. Attualmente al sistema partecipano trentuno paesi (gli Stati membri dell’Ue, l’Islanda, il Liechtenstein e la Norvegia).

Nel 2014 i giocattoli (28%) e gli indumenti, i prodotti tessili e gli articoli di moda (23%) sono state le due principali categorie di prodotti oggetto di provvedimenti correttivi. I rischi chimici, di lesioni e di soffocamento sono stati tra i rischi segnalati più frequentemente per questi prodotti.I rischi chimici più comuni segnalati nel 2014 riguardano prodotti quali scarpe e articoli in cuoio (ad esempio il cromo VI, una sostanza che irrita la pelle), i giocattoli e gli articoli di puericultura (ad esempio gli addolcitori della plastica, che possono causare problemi di fertilità), e la bigiotteria (ad esempio metalli pesanti nocivi).

Le notifiche sono aumentate del 3% rispetto all’anno scorso, il che significa che i consumatori sono stati protetti meglio in quanto è stato bloccato un numero maggiore di prodotti pericolosi. Quando uno Stato membro individua un prodotto che non è sicuro, inserisce una notifica nel sistema di allarme rapido. Tutti gli altri paesi effettuano una ricerca del prodotto in questione nei rispettivi mercati e se lo individuano indicano i provvedimenti conseguenti (divieto/blocco delle vendite, ritiro, richiamo o rifiuto all’importazione da parte delle autorità doganali) che hanno adottato.