Bce, Couré:disciplina conti Ue già minata,ignorata regola debito

Non aiuta credibilità sistema. Integrazione deve proseguire

MAR 10, 2015 -

Roma, 10 mar. (askanews) – Eurolandia rischia di alimentare la sfiducia nei suoi confronti se lascia passare l’idea che le regole sui conti pubblici, rafforzate appena un paio di anni fa, sono state già ammorbidite. Lo afferma Bénoit Coeuré, componente del comitato esecutivo della Bce, in una intervista al Financial Times. Il banchiere centrale francese lamenta soprattutto la mancata attuazione della regola sul debito, che nella nuova versione imporrebbe ai paesi in cui si supera la soglia del 60 per cento del Pil di procedere a consistenti riduzioni.

Di recente l’Italia è stata “graziata” dalla Commissione europea. Non ha avviato una procedura di infrazione sui conti pubblici anche se il bilancio 2015 non rispetta i parametri teorici previsti da questa nuova regola sul debito, che avrebbero imposto una riduzione equivalente a 2 punti di Pil. L’esecutivo Ue ha ammesso che nelle condizioni economiche attuali operare una correzione di questa portata sarebbe stato difficilmente attuabile.

“Se i paesi membri non sono soddisfatti della regola la possono cambiare. Ma ci sta una norma che è stata decisa, mi pare un paio di anni fa? Ed è stata già accantonata. Questo – ha detto Coeuré – non è positivo per la credibilità di insieme del sistema”.

In generale l’esponente della Bce ha ribadito il parere che l’Unione monetaria resta un progetto incompiuto, quindi da completare con maggiore integrazione, e che qualunque marcia indietro rischia di creare instabilità. “Non sto dicendo che l’euro non sopravviverà. Sopravviverà, ma fermare il processo di integrazione significherebbe correre il rischio di avere sempre meno crescita e di avere crisi che saltano fuori qua e là, come accaduto negli ultimi 10 anni”.