Google punta al settore delle tlc mobile in Usa

Pichai al World Mobile Congress; arriva AndroidPay

MAR 2, 2015 -

Roma, 2 mar. (askanews) – Google punta al settore della telefonia mobile negli Stati Uniti. L’annuncio, secondo quanto riporta El Pais nella sua versione online, è arrivato dal vice presidente Sundar Pichai al Mobile World Congress di Barcellona. Pichai, che non ha precisato se Google intenda estendere la propria presenza in questo settore al di fuori degli Usa, ha sottolineato che il gruppo sta lavorando con diversi operatori per lanciare il piano di tariffe telefoniche, prennunciando una comunicazione ufficiale nei prossimi mesi.

La notizia ha messo in allerta le maggiori società di telefonia che non si attendevano l’irruzione nel settore da parte del gigante di Internet. Negli ultimi tempi, indiscrezioni giornalistiche hanno indicato che Google era in contatto con diverse compagnie di telefonia mobile di dimensioni minori, come Sprint o T-Mobile Usa, per costituirsi come operatore mobile virtuale (Omv). Pichai ha indicato che la compagnia si trova in una fase in cui è importante pensare all’hardware, al software e alla connettività tutto insieme”. Si tratta di un progetto, ha precisato Pichai che ha assicurato che Google non rappresenta una minaccia per le compagnie di telefonia mobile tradizionali.

In questo senso, Google sostiene che si tratta di replicare una strategia simile a quelle già applicata negli investimenti dei suoi smartphone con la marca Nexus che sono fabbricati da società terze, con l’intenzione di dimostrare le potenzialità di Android. Pichai ha infine aggiunto che il fatto che al mondo ci siano oltre 4 miliardi di persone senza accesso ad Internet è un motivo in più per puntare sulla connettività come obiettivo chiave del gruppo.

Google è inoltre pronto a lanciare un proprio sistema mobile di pagamenti, Android Pay. La soluzione, che utilizza la tecnologia Nfc, potrà sottrarre fette di mercato ad Apple Pay e al Samsung Pay, appena presentato, come alternativa di pagamento. Non dimenticando che la piattaforma mobile di Google e Android conta su una quota di mercato dell’85%.