Cina, Pechino pone tetto a trasferimenti autorità regionali

Un colossale debito accumulato dagli enti locali

FEB 2, 2015 -

Roma, 2 feb. (askanews) – Pechino cerca di mettere ordine nel grande buco nero del debito delle amministrazioni locali in Cina. L’esecutivo ha posto un limite ai trasferimenti che potrà fare alle autorità regionali per coprire il debito: non potranno superare il 60 per cento dei trasferimenti generali del governo. Lo scrive oggi il South China Morning Post, il principale giornale di Hong Kong.

Da mesi il governo sta cercando d’intervenire su quest’intricata materia. Secondo le stime, si deve alle amministrazioni regionali l’80 per cento di tutta la spesa pubblica, rispetto a una raccolta fiscale che ammonta solo alla metà di quella totale. Per questo motivo, gli enti locali hanno accumulato un debito di 3mila miliardi di dollari (oltre 2.600 miliardi di euro, superiore quindi all’intero debito pubblico dell’Italia che si attesta a circa 2.100 miliardi di euro).

Il governo centrale regolarmente interviene con trasferimenti per appianare questo debito, dovuto soprattutto a una spesa nel settore delle infrastrutture e delle grandi opere. Spesso inutili. Per questo motivo, da ottobre il governo ha messo in campo nuove regole per la gestione di questo debito.

Il tetto ai trasferimenti è datato 27 dicembre, ma solo ora il governo ne ha dato notizia. Probabilmente sarà tra i provvedimenti che il parlamento cinese discuterà nella sua sessione annuale che inizia il 5 marzo.