Grecia rivendica credito del 1942 a Germania e Italia: 11 mld

"To Vima" cita rapporto su prestito forzoso durante occupazione

GEN 12, 2015 -

Roma, 12 gen. (askanews) – Un rapporto voluto dal governo della Grecia rivendica l’esistenza di un credito nei confronti di Germania e Italia, risalente ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, per 11 miliardi di euro rivalutato ai giorni attuali. Lo riporta il quotidiano ellenico To Vima (To Bhma), citando un “rapporto confidenziale” di 160 pagine consegnato al viceministro delle Finanze Christos Staikouras. La questione è rapidamente rimbalzata su diversi media tedeschi.

Va precisato che non si tratta di generici danni di guerra nella fase di occupazione, rivendicati soprattutto verso la Germania e che secondo il quotidiano ellenico avrebbero un valore in parallelo di “decine di miliardi di euro”. Questo caso specifico riguarda invece la rivalutazione di un “prestito forzoso” da 1.500 miliardi di dracme che la Banca centrale greca sarebbe stata costretta a erogare nel 1942, a favore degli allora Terzo Reich e Regno d’Italia. Non viene precisato con quale ripartizione tra i due Paesi. Il rimborso avrebbe dovuto iniziare dopo la guerra e il credito non sarebbe soggetto a prescrizione, sempre secondo questa ricostruzione elaborata da Atene.

Il quotidiano aggiunge che la documentazione è stata trasmessa al ministro degli Esteri Evangelos Venizelos e che servirà una valutazione presso il Consiglio di Stato. Il tutto potrebbe aggiungersi alle articolate trattative che la Grecia a breve potrebbe dover portare avanti con il resto dell’area euro in merito al suo debito. Il leader del movimento di sinistra Syriza Alexis Tsipras ha più volte affermato di voler restare nell’euro ma ha anche detto di voler procedere ad una ristrutturazione del debito pubblico ellenico. Si trova in testa nei sondaggi per le elezioni anticipate cui i cittadini greci saranno chiamati ad esprimersi il prossimo 25 gennaio.