Ombra deflazione anche in prezzi produzione Ue19, novembre -0,3%

Mentre inflazione al consumo è negativa dopo 9 anni

GEN 8, 2015 -

Roma, 8 gen. (askanews) – Nuovi segnali sui rischi di deflazione nell’area euro. A novembre i prezzi alla produzione nell’industria hanno segnato un calo dello 0,3 per cento rispetto al mese precedente, dopo il meno 0,3 per cento già segnato ad ottobre. Lo riporta Eurostat, l’ente di statistica comunitario. Con un meno 1,2 per cento a zavorrare maggiormente l’indice è sempre il settore dell’energia, che evidentemente risente della pesante caduta dei prezzi petroliferi più che dimezzati negli ultimi mesi.

Solo ieri sempre Eurostat ha riferito che a dicembre, per la prima volta da 9 anni a questa parte, l’inflazione dei prezzi al consumo è caduta a livelli negativi, con un meno 0,2 per cento. Sviluppi che fano temere uno scenario deflazionistico nell’Unione monetaria, che solitamente gli economisti definiscono come un calo protratto e generalizzato dei prezzi che si autolimenta, intaccando anche la propensione ai consumi e favorendo rinvii degli acquisti.

Tutto questo ha rilanciato le attese di nuovi interventi espansivi della Bce, che potrebbe decidere l’atteso piano di acquisti di titoli, un quantitative easing forse già nel Consiglio direttivo del 22 gennaio.