Libero come un uccello nel cielo, raccolta del poeta rumeno Toma

Pubblicata postuma, curata da Elena Nemes Ciornei

NOV 26, 2021 -

Libri Milano, 26 nov. (askanews) – Sono oltre 500 gli scrittori e poeti stranieri che hanno scelto l’italiano come nuova lingua per le loro opere letterarie. Tra questi anche la poetessa italo rumena Elena Nemes Ciornei che ha parlato di immigrazione e diritti delle donne e che di recente ha pubblicato una raccolta postuma dedicata allo scrittore conterraneo Alexandru Toma, “Libero come un uccello nel cielo” (Fioridizucca Edizioni). Toma è stato un giornalista e poeta rumeno nonché attivista per i diritti dei lavoratori scomparso in modo prematuro nel 2020 sconfitto dal Covid-19. Toma non era uno scrittore nato, ma ha da sempre lavorato in una delle più grandi raffinerie della Romania a Borzesti dove ha toccato con mano la vita vera e le condizioni dei lavoratori. I suoi scritti raccontano i paradossi dell’esistenza umana, le sue poesie diventano una confessione in cui vasti spazi di motivi lirici mettono in luce l’esistenzialismo quale migliore forma di espressione. Toma si è sempre sentito libero, sia nel pensiero che nello scrivere e nell’agire quotidiano. Un uomo innamorato delle parole, Toma racconta la vita attraverso parole che diventano personaggi di un mondo parallelo, interessante, a volte favoloso, a volte ridicolo, di un mondo labirintico e provocatorio. Autore di numerosi testi e prose in Romania, Alexandru Toma “pubblica” per la prima volta in italiano grazie alla raccolta e all’adattamento curato da Elena Nemes Ciornei. “Il titolo Libero come un uccello è la prima immagine che associo a Toma quando penso alla sua vita e a ciò che voleva esprimere attraverso i suoi testi. Questa raccolta vuol trasmettere agli altri quel suo percorso di libertà che ha sempre inseguito nelle sue battaglie in Romania, prima durante il regime comunista e poi nella fragile transizione verso la democrazia. Ringrazio le persone che hanno reso possibile dar vita a questa testimonianza oltre i confini geografici della sua terra natìa”, ha dichiarato Elena Nemes Ciornei, curatrice della raccolta.