Fabrizio Plessi: nel lockdown ho trasformato la mia opera in oro

Intervista al maestro che aprirà il 2021 con una personale a Ca Pesaro

NOV 24, 2020 -

Venezia, 24 nov. (askanews) – L’oro e il nero. Sono i colori che Fabrizio Plessi ha scelto per ripensare il tragitto della sua evoluzione artistica. Per trasformare tutte le sue opere in oro, come un alchimista con la sua pietra filosofale. Lo ha meditato durante il confinamento obbligato del coronavirus, da febbraio a maggio. Quattro mesi in cui il maestro della luce e delle gigantesche installazioni nel segno dei 5 elementi, ha creato una sorta di cambio di paradigma. Che si disvelerà il 4 dicembre quando in piazza San Marco troneggerà il suo “Albero Digitale”, Un ‘faro luminoso, composto da oltre 80 moduli di 1metro per 50 centimetri, che, prendendo la forma di un albero della vita che unisce simbolicamente terra, acqua e cielo, interpreta il senso più profondo del Natale.Già presente in Piazza San Marco con l’installazione al Museo Correr L’Età dell’Oro (prorogata al 6 gennaio 2021) Abbiamo raggiunto il maestro telefonicamente, l’emergenza sanitaria sospinge verso i contatti virtuali, ma Plessi alla tecnologia è abituato e ci ha abituato.

” Il mio Albero Digitale – racconta – sarà il simbolo della comunicazione nel mondo. Probabilmente quasi nessuno andrà a vederlo fisicamente, ma verrà visto attraverso i media e il digitale e questa è la cosa più importante: infatti si chiama “Natale Digitale” e credo che sarà un messaggio di speranza, di futuro e di luce in un momento così buio per la nostra cultura e per il nostro Paese”. Fabrizio Plessi dall’alto dei suoi 80 anni, con una carriera ultra cinquantennale, ha voluto stupirci nuovamente, con questo tuffo nell’oro bizantino della sua amata Venezia. Emiliano di nascita ma veneziano di adozione, Plessi ha subito l’influenza creativa e magmatica della laguna, traendo dall’acqua gran parte della sua ispirazione. Il 2021 sarà un anno importante, quella di una personale straordinaria che avrà la cornice di Ca Pesaro dal titolo emblematico “Plessi Now”, seguito concettuale della trasmutazione in oro di tutte le opere del maestro iniziata appunto con “L’Età dell’Oro” in mostra al Museo Correr.

“Non so ancora quando si inaugurerà la mostra di Ca Pesaro, ma quando si aprirà il museo la prima mostra sarà la mia. E’ una mostra speciale per me perché ho compiuto 80 anni, e amo ripetere che la vecchiaia è quando i rimpianti si sostituiscono ai sogni e io, fortunatamente, sono uno che continua a sognare, nel cuore ho sempre 18 anni. Per questa ragione ho voluto fare un’operazione diversa dalle altre. Questa grande mostra occuperà tutto il palazzo di Ca Pesaro, inclusa una sala ancora mai vista. Per l’occasione ho tramutato tutta la mia opera in oro. I miei fuochi, le mie acque, i miei fiumi digitali sono diventati d’oro, le lame e i lampi, tutto è diventato colore dell’oro. Ho tramutato tutto il mio linguaggio di 40 anni in oro. Da questa trasformazione è nato un lavoro completamente nuovo, ben oltre il mutato colore. E’ stato un lavoro da alchimista alle prese con la pietra filosofale. Ca Pesaro sarà tutta nera ma avrà i bagliori d’oro del mio lavoro”.

Bnz