In val di Fiemme decennale “RespirArt”,Parco Land Art a 2000 metri

Compie dieci anni la rassegna di arte ambientale più in quota d'Europa

LUG 26, 2020 -

Trento, 26 lug. (askanews) – “RespirArt”, il parco di Land Art in val di Fiemme più in quota d’Europa sulle vette oltre i duemila metri di Pampeago, ha festeggiato i suoi dieci anni, inaugurando la nuova edizione della rassegna di arte ambientale a cielo aperto, a dispetto del Covid, pur nel massimo rispetto di misure di sicurezza e distanziamento.

Il lungo percorso ad anello di circa tre chilmetri che può essere percorso sci ai piedi d’inverno e passeggiando sul’erba nelle altre stagioni con le nuove installazioni, ha raggiunto quest’anno la cifra di 29 opere d’arte. Il Parco di Land Art dolomitico, nato da un progetto nel 2010 della giornalista Beatrice Calamari e dall’artista Marco Nunes, è diventato ormai un appuntamento nazionale per artisti e appassionati di arte ambientale.

Ognuna delle 29 installazioni create con quanto la natura delle Dolomiti e della val di Fiemme mette liberamente a disposizione dell’uomo, si propone come occasione di dialogo con l’ambiente e con se stessi.

Fra le ultime acquisizioni che si sono quest’anno aggiunte alle molte opere firmate Nunes – e che sono state portate a termine pochi giorni prima della inaugurazione della decima rassegna anche quest’anno affidata alla giornalista di Raidue Maria Concetta Mattei, ormai madrina fissa della manifestazione- due hanno colpito particolarmente l’attenzione dei visitatori. Una denominata ‘la Reggia Barbarica’ e l’altra ‘Punto e virgola’.

La prima è opera dell’artista di fama internazionale e collaboratrice di Maurizio Cattelan, Patrizia Giambi: un’installazione fatta con legni di scarto e feltro lavorato a mano, materiali naturali che raccontano però la storia dell’artista, “il mio bisogno di un riparo e di un’alcova”, come ha spiegato lei stessa agli ospiti dell’inaugurazione. La piccola costruzione, creata con legno raccolto dalla discarica e materiali del territorio, è infatti una reggia primitiva, priva di tetto e con il cielo dentro: e al suo interno, grazie alla presenza di figure gravide che affiorano da un feltro artigianale, morbidissimo, rimanda a un’idea di intimità.

La seconda neonata, invece, si chiama ‘Punto e virgola’ ed è opera dei due fondatori e animatori dell’ “Humus Park” di Pordenome: Gabriele Meneguzzi e Vincenzo Sponga. L’opera rivela la punteggiatura della natura: la natura che scrive la Storia mette le virgole per invitare l’uomo a rispettarala in questi mesi d’estate.

La parte artistica della giornata inaugurale della decima rassegna “RespirArt” si è conclusa con un momento di confronto su valore e significato particolare della Land Art in questa fase di tentativo di ripartenza post Covid dell’Italia e dell’Europa che si è svolto al “teatro del Latemar”, palcoscenico e platea naturali che costituisce l’ultima installazione del percorso espositivo. Che è stato costantemente accompagnato dal suono di fisarmoniche alpine in ciascuna tappa affidate a due giovanissimi musicisti “in erba”. E si è concluso con un concerto a mezza discesa al centro di un pascolo di mucche che il genio creativo della coppia Calamari-Nunes, sconfindando dall’arte all’amore per tutto ciò che è natura, ha scoperto essere sensibilissime al richiamo delle note della fisarmonica al punto da diventare loro insieme all’uomo pubblico del concerto.