Tabula Rasa, progetto d’artista per il Teatro Nazionale di Tirana

Demolito a maggio, un'iniziativa da Milano per salvarne la memoria

GIU 15, 2020 -

Milano, 15 giu. (askanews) – Una mobilitazione di artisti per il Teatro nazionale di Tirana, demolito dal governo albanese la mattina del 17 maggio. Il Teatri Kombëtar, questo il nome in albanese, era una struttura di 80 anni edificata nel cuore della capitale nel 1939, durante gli anni dell’occupazione italiana. Il Teatri Kombëtar è stato custode di gran parte della storia recente albanese e nel corso degli anni ha svolto un ruolo importante nella vita culturale del Paese.

Il progetto si chiama “Tabula Rasa” è stato concepito per la prima volta durante una discussione avvenuta a Milano tra gli artisti Iva Lulashi, Margaux Bricler, Matteo Pizzolante, Pietro Catarinella, Fabio Roncato, Jacopo Valentini, Paolo Ciregia e Filippo Berta, dopo aver letto della distruzione del Teatro.

L’iniziativa – spiegano i promotori – ha il fine di divulgare informazioni su questo momento politico “simbolico” e di lottare contro lo sbiadirsi dalla memoria, come spesso accade in questi casi. Per questi motivi, il gruppo ha invitato a partecipare a questo progetto non solo altri artisti, ma anche curatori, operatori dell’arte, del teatro e della musica. E’ stato aperto un blog che, come un corteo, abbraccia la partecipazione di tutti quelli che vogliono prendere parte alla protesta. Si parte da un modulo unico, ossia una fotografia scattata la mattina dopo la demolizione sulla quale ognuno potrà intervenire come meglio crede seguendo la propria sensibilità. Una volta raccolti, tutti i contributi verranno stampati in formato cartolina in modo da dare continuità alla divulgazione del messaggio. L’iniziativa è strutturata in due momenti: il primo, finalizzato alla raccolta di una massa critica di partecipanti ed un secondo volto all’organizzazione di un’eventuale presentazione del progetto in Albania.

Nel frattempo i promotori di “Tabula Rasa” stati contattati da “Alleanza per la protezione del Teatro”, con sede a Tirana, che hanno chiesto di mettere a disposizione le immagini fino ad ora raccolte allo scopo di tappezzare il perimetro del cantiere che attualmente occupa lo spazio già in precedenza del Teatro.

Ad oggi sono stati inviati circa novanta contributi, di cui una ventina dall’Albania, alcuni provenienti dal Kosovo ed altri da Francia, Germania e Gran Bretagna. “Tabula Rasa” sta ancora accumulando interventi in quanto il progetto segue la dinamica del passaparola.