Bentley Flying Spur, noblesse oblige

FEB 12, 2020 -

Roma, 12 feb. (askanews) – (fonte https://www.lautomobile.aci.it) Dovrete litigarvela con l’autista. La terza generazione della Bentley Flying Spur è tutta nuova, più tecnologica ed è pensata per essere goduta non solo dai sedili posteriori, ma anche dal posto del guidatore. La Casa di Crewe ha infatti adottato soluzioni tecniche che promettono una migliore dinamica e un maggior coinvolgimento di guida rispetto al passato, senza tuttavia andare a compromettere quelli che sono i due valori fondamentali di tutte le Bentley: lusso e comfort.

Sotto la carrozzeria è tutta nuova

La Flying Spur 2020, di cui sono da poco iniziate le prime consegne, è costruita su una piattaforma totalmente nuova, realizzata in alluminio e composito. Si tratta della Msb sviluppata da Porsche per la seconda generazione di Panamera, e già adottata da Bentley sull’ultima versione di Continental GT. La Flying Spur è la prima vettura del marchio della “B alata” dotata di quattro ruote sterzanti che, assieme alla trazione integrale attiva e al Dynamic Ride, un innovativo sistema antirollio elettrico a 48 volt, contribuiscono a dissimulare la massa della vettura e a migliorare maneggevolezza e agilità. L’assetto presenta sofisticati ammortizzatori pneumatici a tripla camera, in grado di raggiungere un compromesso ottimale tra comfort e prestazioni.

Il cuore della Flying Spur è una versione aggiornata del W12 Bentley da 6,0 litri biturbo, abbinata ad un cambio doppia frizione a otto marce. Il propulsore, dotato di 626 cavalli e 900 newton metri (disponibili già da 1350 giri), è stato arretrato e ha permesso di spostare il baricentro, andando a migliorare il bilanciamento e i trasferimenti di carico della vettura. Le prestazioni sono degne di una sportiva di razza: l’auto accelera da 0 a 100 chilometri orari in 3,7 secondi e la velocità massima è di 333 chilometri orari. Insomma, più che una limousine o una berlina di rappresentanza, una “granturismo a quattro porte”, come la definiscono a Crewe.

Rimane sempre riconoscibile

Bentley è stata attenta a non snaturare il carattere della Flying Spur. La linea ad esempio riceve delle nervature che la rendono più muscolosa in corrispondenza dei passaruota, ma rimane improntata ad un design sobrio e classico, con richiami al passato come i fari tondi, la grande calandra cromata, e lo storico ornamento da cofano con la B alata (di cui è possibile scegliere tra gli optional una versione ristilizzata e illuminata).

Guadagna in tecnologia

Oggi il lusso si esprime attraverso forme diverse da quelle di una volta, ad esempio con un’esperienza di guida resa più rilassante dagli aiuti alla guida o tramite la possibilità di integrare i propri dispositivi elettronici con il veicolo. Bentley quindi ha tenuto conto delle esigenze in fatto di tecnologia dei suoi clienti, dotando la Flying Spur di un nuovo sistema infotainment, incentrato sul display touchscreen ad alta definizione da 12,3 pollici.

L’auto può essere connessa al proprio device mediante l’hotspot wi-fi integrato, tramite le principali piattaforme multimediali o con l’app My Bentley, grazie alla quale si possono gestire da remoto alcune caratteristiche dell’abitacolo. Tutte le funzioni elettroniche possono essere comandate anche dai sedili posteriori tramite un secondo display touchscreen inserito nella console centrale che, qualora non ci si volesse staccare neanche un secondo dallo schienale con massaggio dei sedili, può essere asportato e diventare un comodo telecomando. Ovviamente, la Flying Spur può accedere alla lunghissima lista di Adas messa a disposizione dal gruppo Volkswagen.

Interni a prova di capriccio

Anche l’occhio vuole la sua parte, per cui l’abitacolo della berlina Bentley è, come sempre, un trionfo di materiali pregiati. Si può scegliere tra 8 tipologie di legno per gli inserti della plancia, 15 diversi pellami per sedili e pannelli delle portiere, oltre a svariate tipologie di finiture e colorazioni. Per chi poi non si dovesse accontentare delle normali opzioni messe a disposizione dalla Casa inglese c’è sempre il reparto specializzato Mulliner, che permette ai facoltosi clienti di cucirsi addosso l’auto, rendendo di fatto ogni vettura un esemplare unico.

Quanto costa questo salotto viaggiante? In Italia il prezzo di partenza della Flying Spur è di 224mila euro. Quello finale è virtualmente illimitato, dipende solo da quanto vi spingete in là con la personalizzazione, o con il sogno.