Fotografia, sotterranei, De Lucchi: le Gallerie d’Italia a Torino

Presentato il nuovo museo di Intesa Sanpaolo in piazza San Carlo

GEN 14, 2020 -

Torino, 14 gen. (askanews) – Un nuovo museo, sotto piazza San Carlo a Torino, per ospitare fotografia e immagini in movimento in uno spazio immaginato dall’architetto Michele De Lucchi. È stato presentato ufficialmente il progetto per la quarta sede delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, che ora porta il proprio museo anche nella città storica della banca, andando a ripensare Palazzo Turinetti, sede legale del gruppo. A testimonianza di un impegno in campo culturale che è sempre ritenuto strategico, come ci ha confermato anche Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo.

“Le Gallerie d’Italia – ha spiegato – sono la dimostrazione di come Intesa Sanpaolo investe nell’immenso patrimonio culturale dell’Italia, e noi lavoriamo per l’Italia. La cultura produce valori che possono anche non avere contenuto materiale, ma sono valori d apprezzamento, di utilità. Sono valori d’uso: questo è il futuro dello sviluppo, produzione di valore minimizzando l’utilizzo di materiale e di energia”.

Una grande scala per entrare negli spazi ipogei, sale che ricordano luoghi del contemporaneo – come, per esempio, i Tanks della Tate Modern di Londra – ma soprattutto un’idea di architettura pura, apparentemente invisibile, che si può leggere come un ulteriore passo avanti della ricerca di Michele De Lucchi, architetto al quale viene naturale associare anche una forte componente etica.

“È una architettura più pura, e per certi versi più suggestiva – ha detto ad askanews – perché noi siamo abituati a considerare gli spazi sotterranei come spazi secondari, li consideriamo anche brutti. In realtà ci sono magnifici monumenti, anche dell’antichità, tutti realizzati sottoterra. Stare sottoterra vuol dire avere la luce che viene dall’alto e questa è una luce meravigliosa, è l’emblema della luce simbolica che ti spinge a guardare verso il cielo, verso il futuro, verso il divino”.

Alla presentazione del progetto, con sul palco anche il presidente emerito di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, hanno preso parte moltissimi rappresentanti della cultura torinese, dalla presidente del Museo Egizio, Evelina Christillin alla direttrice del Castello di Rivoli e della GAM Carolyn Christov-Bakargiev, da Ilaria Bonacossa che dirige Artissima a Water Guadagnini, direttore di Camera – Centro italiano per la fotografia e Massimo Lapucci, direttore generale delle OGR. Oltre al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e a Chiara Appendino, sindaca di Torino. Testimonianze del grande interesse e del fermento che si muove intorno al nuovo museo su cui ha ragionato anche il Consigliere delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina.

“Credo – ha detto ai cronisti – che mancasse quell’elemento che porta a valorizzare il più bel punto di Torino, piazza San Carlo, con una delle cose più importanti che facciamo nel gruppo, che sono le attività culturali, Penso che in questo modo abbiamo veramente dato alla città la possibilità di avere dai centri di innovazione ai grattacieli, fino ad avere il luogo più bello della cultura di Torino”.

La sede torinese delle Gallerie d’Italia si affianca a quelle già esistenti a Milano, Napoli e Vicenza. Il cantiere sarà aperto nei prossimi mesi e durerà, nelle previsioni, un paio d’anni.