La storia dei “Bonnie and Clyde” italiani arrestati in Thailandia che truffarono anche George Clooney

Presi a Pattaya

GIU 16, 2019 -

Roma, 16 giu. (askanews) – Fine corsa per due latitanti italiani autori di tante truffe, la più celebre ai danni di George Clooney. Oggi attorno alle ore 10 a Pattaya (Thailandia), nell’ambito dell’operazione denominata “Italian Bonnie & Clyde”, una squadra speciale della Crime Suppression Division della Royal Thai Police e dell’Interpol di Roma, coordinata dall’Esperto per la Sicurezza della Direzione Centrale della Polizia Criminale ed in collaborazione con il Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Milano, ha arrestato due latitanti italiani, dopo ininterrotti servizi di sorveglianza fisica ed elettronica, svolti anche con l’ausilio di un drone.

La coppia, Galdelli Francesco e Goffi Vanja, entrambi già ricercati per reati contro il patrimonio, era balzata all’attenzione delle cronache per aver orchestrato molteplici ed ingenti truffe in Italia, la più eclatante quella a danno della star di Hollywood George Clooney, creando una linea di abbigliamento a nome dell’ignaro attore. I due erano soliti vendere via internet Rolex falsi spacciandoli per veri, a volte prendendosi gioco dei malcapitati inviando loro un pacco di sale anziché gli orologi.

Il 25 luglio 2014, Galdelli era già stato arrestato all’interno del Dusit Thani Hotel di Pattaya, all’esito di servizio specifico coordinato dall’Interpol, supportato da attività tecnica. Il giorno dopo il suo fermo però, condotto innanzi al locale Tribunale per rispondere di reati minori attinenti al suo soggiorno illegale nello Stato, era riuscito ad evadere al termine dell’udienza. L’inchiesta interna, aperta a seguito della dura lettera di protesta inviata dal nostro ambasciatore al Capo della Royal Thai Police, consentiva di accertare che il soggetto aveva corrotto le guardie carcerarie incaricate del suo trasferimento, pagando 20.000 Thai Baht (circa 500 euro), personalmente ritirata da una cassa automatica di prelievo contante, mentre era in custodia.

Tutto il personale della Polizia Penitenziaria riconosciuto responsabile dell’evasione e’ stato poi arrestato e destituito dal servizio. Attraverso i pedinamenti veniva individuato in un lussuoso villino ove i fuggitivi avevano trovato rifugio.

Pertanto, dopo aver circondato l’edificio e predisposto le opportune cautele volte a precludere ogni via di fuga, il personale operante, coordinato dall’Esperto per la Sicurezza, faceva irruzione al suo interno traendo in arresto entrambi i ricercati. I due connazionali saranno trasferiti presso il Centro di detenzione dell’Immigration Bureau di Pattaya, in attesa del disbrigo delle procedure per l’estradizione.

Orm/red/Int2