“We see equal”, Procter & Gamble a fianco del Roma Pride 2019

Dipendenti sfileranno a bordo di uno dei carri della parata

GIU 7, 2019 -

Roma, 7 giu. (askanews) – “We see equal”. È questo il tema scelto da Procter & Gamble per annunciare la propria partecipazione al Roma Pride 2019. Un messaggio di inclusione che l’azienda vuole portare alla parata prevista per l’8 giugno a Roma. Dopo l’esperienza dell’anno scorso, accolta con entusiasmo da un nutrito gruppo di dipendenti degli uffici di Roma, quest’anno P&G Italia raddoppia gli sforzi, sfilando a bordo di un carro che si unirà alla parata per le strade di Roma in programma per l’8 Giugno e coinvolgendo direttamente gli operai degli stabilimenti e la rete di vendita.

“Dopo la nostra partecipazione dell’anno scorso – racconta Francesca Sagramora, Direttore Risorse Umane di P&G Sud Europa – quest’anno abbiamo voluto replicare l’esperienza rafforzando la nostra presenza, per testimoniare il nostro impegno quotidiano volto a creare un ambiente di lavoro inclusivo, in cui ciascuno dei nostri dipendenti si senta valorizzato e incoraggiato ad esprimere se stesso pienamente, a prescindere dal proprio orientamento sessuale, di genere, etnia, cultura o religione”.

La partecipazione al Pride non è solo una simbolica manifestazione d’intenti, ma il segno di un impegno concreto dell’azienda. “Per P&G, l’unicità e l’identità degli individui è importante tanto quanto il business dell’azienda. Per questo – continua Francesca Sagramora – l’orientamento sessuale e l’identità di genere sono parte delle nostre politiche di non discriminazione. Siamo convinti che le persone possano esprimere il proprio massimo potenziale solo quando lavorano in un ambiente che le valorizzi e le rispetti appieno per quello che sono.

Un impegno, quello verso i dipendenti LGBT, che in P&G si manifesta attraverso l’adesione a Parks – Liberi e Uguali, associazione senza fini di lucro che aiuta le aziende a sviluppare al proprio interno una cultura di inclusione con un focus sull’orientamento sessuale e l’identità di genere. “Stiamo sostenendo ad esempio – racconta Francesca Sagramora – la richiesta di Parks all’INPS di adeguare i sistemi informativi, che consenta ai genitori dello stesso sesso di presentare richiesta online per le prestazioni legate alla genitorialità”. Poche settimane fa inoltre, P&G ha introdotto una policy che consente ai neopapà, eterosessuali o omosessuali, di disporre di 8 settimane di congedo di paternità retribuito al 100% dall’azienda fino al compimento del 18 mese di età del figlio/a”

L’azienda supporta il gruppo GABLE (Gay, Ally, Bisexual, Lesbian, Transgender), attivo a livello mondiale del 1993 per favorire connessioni tra i dipendenti e scambio di esperienze, nonché la rete degli “Allies” (alleati), rete di dipendenti in prima linea sui temi della diversità e dell’inclusione, che quest’anno in Italia ha quasi raddoppiato i suoi aderenti.

“Crediamo che ognuno abbia il diritto di condividere la propria vita con chi desidera e chi ama – conclude Francesca Sagramora – e sono convinta che come azienda possiamo contribuire a creare un mondo più libero e equo, anche da questo punto di vista”