L’arte che Accadrà a Palazzo Fiano fino al 22 maggio

Terza Edizione Premio d'Arte Contemporanea gruppo HDRÀ

MAR 27, 2019 -

Roma, 27 mar. (askanews) – È ormai un appuntamento fisso nel calendario dell’arte contemporanea. Il 22 marzo è scattata la terza edizione de “L’Arte che Accadrà”, il premio dedicato ai migliori talenti italiani che si snoda attraverso un’esposizione all’interno delle sale di Palazzo Fiano, splendido edificio quattrocentesco nel cuore di Roma e sede di Hdrà, gruppo di comunicazione guidato da Mauro Luchetti e Marco Forlani. La rassegna, a cura di Valentina Ciarallo, vede quest’anno un percorso espositivo con opere di Silvia Celeste Calcagno, Fabio Giorgi Alberti, Marta Mancini, Giuseppe Pietroniro e Corrado Sassi.

Obiettivo finale dell’iniziativa è quello di sostenere l’arte contemporanea italiana e costruire, anno dopo anno, una collezione permanente del gruppo. L’opera che vincerà il Premio “L’Arte che Accadrà 2019” sarà acquistata da Hdrà e si aggiungerà a quelle di Marco Raparelli e Matteo Nasini, vincitori delle precedenti edizioni. A decidere sarà una giuria composta da tutti i 150 dipendenti, che per due mesi saranno a stretto contatto con le opere d’arte all’interno del loro ambiente lavorativo.

“È una modalità di condivisione e di partecipazione collettiva – spiega Mauro Luchetti, presidente di Hdrà – che ha l’intento di allargare i confini della fruizione di queste forme di espressione a un pubblico eterogeneo, più ampio e meno esperto di chi frequenta abitualmente musei e gallerie, ma certamente altrettanto curioso e ricco di capacità critica. Con questa iniziativa, però, vogliamo anche coinvolgere tutti coloro che fanno parte del nostro gruppo, stimolando un senso di condivisione e di orgoglio aziendale”.

Il vincitore dell’edizione 2019 del Premio “L’Arte che Accadrà”, sulla base dei voti ottenuti, sarà reso noto alla fine mostra, che terminerà il 22 maggio.

Silvia Celeste Calcagno presenta il suo lavoro “Just lily” rielaborato per l’occasione e reso site-specific per Palazzo Fiano.

Fabio Giorgi Alberti utilizza invece vari media come la scultura, la pittura, il disegno, il video, la parola. Per Hdrà, luogo dedicato alla comunicazione, ha realizzato un lavoro site-specific e ha immaginato un percorso tra le parole, poiché il linguaggio è espressione primaria e autobiografica del suo gesto artistico.

Marta Mancini, romana di nascita e di formazione, muove dai primi paesaggi oscuri e densi di cromie che prendono corpo in tele di piccole dimensioni, dove il tratto è veloce e le immagini non definite, appena sussurrate. Un approccio metalinguistico al lavoro, quello dell’artista, che la porta ad una riflessione continua sulla pittura.

Giuseppe Pietroniro, esponente di spicco della sua generazione, parte da un’analisi concettuale della realtà, ricerca che si evidenzia nei vari linguaggi che utilizza, dalla fotografia al disegno, dal collage all’installazione fino alla pittura. Per lo spazio Hdrà saranno esposti in anteprima dei mini-modelli, bozzetti preparatori di grandi installazioni, piccole architetture surreali, l’inizio di nuove forme.

Corrado Sassi, artista multidisciplinare, focalizza la sua ricerca su fotografia, performance, pittura, installazione e disegno su carta. Il tema del viaggio diviene strumento di costante ricerca e individuazione di nuovi spazi architettonici, dove linee contemporanee e geometriche diventano pagine quadrettate su cui appuntare pensieri, parole e citazioni.