La Nazione delle Piante: una mostra per salvare il nostro mondo

Alla XXII Triennale con Stefano Mancuso e il sostegno di Lavazza

FEB 27, 2019 -

Milano, 27 feb. (askanews) – Imparare dalle piante per salvare il nostro mondo, prima che sia troppo tardi. E’ questo, in modo molto diretto, il messaggio che arriva dalla mostra “La Nazione delle Piante”, che il neurobiologo vegetale di fama mondiale Stefano Mancuso ha curato per la XXII Triennale di Milano. Una riflessione divulgativa che parte da un dato di fatto per certi versi sconvolgente: sulla Terra gli animali, tutti insieme, uomini compresi, rappresentano lo 0,03% come massa dei viventi, le piante l’85%.

“Noi riteniamo di essere il meglio che esiste su questo pianeta – ha spiegato il professor Mancuso ad askanews – e quindi sfruttiamo e utilizziamo tutto il resto. Questo concetto ci ha portato nella disastrosa situazione ambientale in cui viviamo oggi e invece capire la nostra irrilevanza nei confronti degli altri esseri viventi e soprattutto il fatto che il vero motore della vita sono questi esseri verdi che noi non conosciamo è il motivo per cui è stata fatta questa mostra, cercare di spiegarlo”.

La mostra, che vanta allestimenti molto affascinanti e un vero e proprio cambio di prospettiva, una sorta di rivoluzione copernicana, è sostenuta anche da Lavazza, che, per l’occasione, ha anche annunciato una nuova partnership culturale con la Triennale. All’anteprima era presente Francesca Lavazza, board member dell’azienda di caffè.

“Il nostro apporto e la nostra collaborazione – ci ha spiegato – sono fondamentali in questo momento nel quale l’azienda è impegnata a spiegare e a promuovere tutte queste tematiche legate alla sostenibilità, non solo attraverso dei progetti di comunicazione come il calendario, ma anche in veri e proprie call to action alle persone. Questa mostra ha l’opportunità di intercettare un pubblico più ampio, facendolo ragionare e riflettere su quelle che sono le domande fondamentali, innanzitutto che cosa possiamo fare noi per questo pianeta”.

Una risposta a questo quesito, che sempre più sarà IL quesito del XXI secolo, Stefano Mancuso ce la può suggerire: “Guardiamo le piante perché le piante hanno inventato soluzioni per qualunque problema dell’umanità, letteralmente. Vanno semplicemente studiate e imitate, e noi abbiamo tutte le possibilità per farlo”.

Speriamo davvero che il professore abbia ragione.