Zeffirelli porta La Traviata all’Arena di Verona, dal 21 giugno

In scena fino al 7 settembre

Roma, 14 feb. (askanews) – Due amori di lunga data che finalmente si incontrano: La Traviata e l’Arena di Verona. La prima Traviata di Zeffirelli all’Arena di Verona, dal 21 giugno al 7 settembre. La Traviata è stata sicuramente una delle opere maggiormente frequentate da Zeffirelli nella sua lunghissima carriera di regista, scenografo e costumista, dal lontano 1958 quando l’affrontò per la prima volta a Dallas con Maria Callas, ed è noto lo strettissimo legame con Verona e con l’Arena nei cui spazi, immensi e magniloquenti, ha prodotto allestimenti indimenticabili di Carmen, Aida, Trovatore, Turandot, Butterfly, Don Giovanni e oggi finalmente l’attesissima Traviata.

Attesissima non solo perché l’artista con questo titolo firmò una vera pietra miliare del genere, quella Traviata cinematografica del 1983 che ha segnato profondamente la storia dell’opera lirica sul grande schermo, ma anche perché tutte le Traviate di Zeffirelli hanno sempre incantato il pubblico mondiale in una continua rilettura, esteticamente ineccepibile ed emotivamente trascinante, del popolarissimo dramma verdiano.

L’idea nasce già nel 2008 come suo grande desiderio personale per l’amore che ha sempre portato per Traviata ma solo oggi vede la luce dopo una lunga e complessa gestazione resa necessaria dall’importanza del titolo, del luogo, dalla trama di affetti e relazioni che attorno ad esso ruota, dall’esigenza di restituire davvero al pubblico quell’ultima essenza della perfezione, sempre cercata con caparbia determinazione dall’ultimo artista-artigiano del palco, vero ambasciatore della grande tradizione italiana nel mondo.

Tra le autocitazioni che subito salteranno agli occhi del pubblico più attento vale ricordare l’invenzione del sipario all’aperto presentato per la prima volta in occasione della Carmen areniana del 1995, l’amore per il coup de théâtre con un importante cambio a vista tra i due quadri del secondo atto e la presenza in scena del letto originale utilizzato nel film del 1983.

E tutti gli attori che hanno voluto questa Traviata hanno con essa e il Maestro Zeffirelli un lungo percorso di affettuosa frequentazione professionale e personale: non solo la città di Verona, la cui piazza principale vive dei colori ideati dal Maestro fiorentino; il Festival areniano che vive in gran parte delle sue opere e che lo ha omaggiato nel 2010 con un cartellone che portava in ogni allestimento la sua firma, ma anche il Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia, che il 9 Dicembre 1984 a Firenze la cantò con Kleiber sul podio e Franco Zeffirelli alla regia, e il Vice Direttore Artistico Stefano Trespidi, che iniziò la sua lunghissima collaborazione con il Maestro proprio in Arena nel 1995 con Carmen; non ultimi tutti i lavoratori areniani, profondamente legati da affettuose esperienze di collaborazione col Maestro e che ne mantengono vivo ogni anno il messaggio artistico.

Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Arena di Verona ricorda : “Nel 1984 il Maestro Zeffirelli mi sceglieva, giovane ragazza di 24 anni, per interpretare Violetta nel suo primo allestimento fiorentino di Traviata.

Il suo ritorno a Firenze fu un evento sensazionale. Ed io oggi sono orgogliosa, emozionata, commossa e fortunata dopo 35 anni di potergli restituire il dono immenso che mi fece. Questa inaugurazione è un investimento pensato per garantire un grande/importante futuro per Fondazione Arena perché sono certa che questa Traviata impreziosirà tante estati areniane nei decenni futuri come già avvenuto per tutti gli spettacoli di Franco Zeffirelli a partire dal 1995.”