La street art di Banksy in mostra al Mudec di Milano

Fino al 14 aprile esposte opere di collezionisti privati

NOV 20, 2018 -

Milano, 20 nov. (askanews) – La street art di Banksy lascia la strada ed entra in un museo. Il Mudec di Milano, primo museo pubblico a farlo, dedica una retrospettiva all’artista britannico dall’identità segreta e autore di opere iconiche. La mostra “A visual protest. The Art of Banksy” raccoglie lavori provenienti da collezioni private e li infila in un percorso che prima vuole raccontarli a partire dalle influenze e dalle ispirazioni artistiche, movimenti come il situazionismo ad esempio, e poi prova a raccoglierli per grandi temi: dalla ribellione al consumismo, fino ai giochi di guerra.

Più che opere, ha spiegato il curatore Gianni Mercurio ad askanews, sono messaggi, narrazioni: “È una mostra volutamente con taglio un po’ accademico, è una mostra museale, pulita, spiegata, però era anche un po’ l’intenzione per far capire chi è Banksy, non certo l’identità anagrafica, ma quale puà essere la sua posizione in un contesto più generale di storia dell’arte”. In tutto sono esposti circa 80 lavori tra dipinti e stampe, 60 copertine di dischi, un video documentario e una sezione multimediale.

Ma una mostra di impianto classico, non autorizzata da Banksy così come tutte le altre in precedenza, su un artista che ha fatto non solo delle sue opere, ma della sua stessa persona, del suo negarsi, un messaggio politico nel nome della fruizione pubblica e del rifiuto del classico mercato dell’arte, non è un tradimento? “Questa è una vecchia storia mi ricordo che anche su Haring si sollevavano ‘ma gli street artist esportati in un museo li imbalsamiamo, li congeliamo’” – ha risposto Mercurio – “In parte è vero, però se un artista realizza delle opere su supporti tradizionali e non solo murales, ma dipinti e sculture, questi lavori sono fatti per essere esposti nelle gallerie, nelle case e nei musei”. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 14 aprile 2019.