Pazienti ipoacustici e PA, i risultati dell’incontro a Roma

Presentato un rapporto

OTT 18, 2018 -

Roma, 18 ott. (askanews) – Il rapporto fra i pazienti ipoacusici e la Pubblica Amministrazione. Questo il tema dell’incontro che si è tenuto oggi a Roma, presso la Residenza Australiana in Italia, durante la quale è stato presentato il primo rapporto “Le associazioni pazienti, strumento fondamentale per un filo diretto con la sanità pubblica”. L’indagine, realizzata da Cochlear Italia, leader degli impianti cocleari presente in oltre 100 paesi, in collaborazione con Tribe Research e Studio Baldassari Comunicazione, ha messo in luce un ruolo chiave delle associazioni pazienti come trait d’union nel dialogo e nelle attività che coinvolgono i loro associati e la sanità pubblica.

Omogeneamente distribuite nel Paese, piccole e con meno di 300 iscritti nell’81,8% dei casi, le associazioni appaiono estremamente attente alle singole esigenze dei loro associati, dedicando molto tempo alla risoluzione dei problemi individuali, indipendentemente dal numero dei loro associati. In uno scenario dove l’11,7% della popolazione italiana presenta problemi uditivi di varia entità, con un aumento sensibile e recente fra i giovani (dati Anovum Euro Trak 2017), le principali problematiche per le quali i pazienti necessitano del loro supporto sono alcuni costi occulti elevati (indicati come elemento critico da oltre il 60% dei partecipanti al sondaggio), la difficoltà di accesso alle cure (citata dalla metà dei rispondenti) e, in misura minore, la disponibilità di personale sanitario.

Nello specifico, per le associazioni con meno di 100 iscritti la problematica principale è rappresentata dai costi delle cure, per quelle più grandi invece la variabile più critica è la difficoltà di accesso alle cure.