Londra, galleria Mazzoleni con Pistoletto: origini e conseguenze

Nuova mostra a Mayfair dal 27 settembre, curata da Alberto Fiz

AGO 22, 2018 -

Milano, 22 ago. (askanews) – La galleria Mazzoleni ha annunciato la propria prossima mostra nella sede londinese nel quartiere di Mayfair: “Michelangelo Pistoletto: Origins and Consequences”, a cura di Alberto Fiz, che apre al pubblico il 27 settembre per rimanere aperta sino al 15 dicembre. Le opera in mostra spaziano dal 1958 al 2012, provengono da numerose collezioni e includono rari lavori degli esordi carboncini su tela, acrilici, sculture, che affiancano i celebri Quadri specchianti emblematici della sua produzione.

La mostra prende le mosse dai primi lavori sperimentali di Pistoletto, uno dei più noti protagonisti dell’Arte Povera, e documenta le modalità che lo hanno condotto alla sua produzione più matura. Sono esposti tre rari dipinti con figure maschili tra cui L’uomo nero del 1959: questi lavori determinanti – esplorazioni del ritratto/autoritratto e sfondo nero e riflettente – vanno intesi come precursori del linguaggio successivo dell’artista.

Nel 1960 Pistoletto presenta la sua prima personale alla Galleria Galatea a di Torino, città dove i Mazzoleni hanno la sede storica della galleria. In quello stesso anno realizza numerosi autoritratti su sfondi monocromi oro, argento o rame. Nel 1962 inizia a usare materiali riflettenti, applicando immagini dipinte su carta velina (tra queste in mostra va segnalata Scultura di Chamberlain del 1965) e in seguito serigrafate, su lastre di acciaio inossidabile. Sono i Quadri specchianti che lo hanno condotto alla reputazione artistica internazionale. Ciò che anima i lavori specchianti è la dualità rappresentata da un’immagine fissa applicata su una superficie riflettente e le immagini in movimento create dalle riflessioni stesse dell’osservatore e dell’ambiente circostante. L’elemento performativo dell’opera è completato dall’osservatore, che diventa quindi protagonista.

La mostra è accompagnata da un ricco catalogo illustrato (Cambi editore) in italiano e inglese cone un saggio del curatore Alberto Fiz e la documentazione di tutte le opere in mostra.