E’ morto l’editore Cesare De Michelis, presidente della Marsilio

Aveva 75 anni, insegnò letteratura italiana all'Università di Padova

AGO 10, 2018 -

Milano, 10 ago. (askanews) – Era una delle figure importanti di un’Italia che credeva nella cultura e nell’investimento in cultura, senza rinunciare alle battaglie per le idee. Cesare De Michelis, presidente della casa editrice veneziana Marsilio, è morto a 75 anni a Cortina d’Ampezzo. Un lutto che impoverisce il panorama editoriale italiano e che però consegna alla storia un modo di pensare la cultura nel nostro Paese, una lezione capace di unire più aspetti senza perdere la passione o la coerenza.

Nato in provincia di Venezia nel 1943, Cesare De Michelis ha insegnato letteratura italiana a Padova e ha diretto numerose riviste. La sua vita professionale è stata sempre legata alla Marsilio, che sotto la sua guida ha vissuto un grande sviluppo: tenendo a battesimo Susanna Tamaro, con il libro d’esordio datato 1989 “La testa tra le nuvole”, oppure portando in Italia il fenomeno del giallo svedese attraverso il suo più noto interprete, Stieg Larsson, la cui trilogia “Millennium” ha venduto in Italia oltre quattro milioni di copie (80 milioni in tutto il mondo). Ma la Marsilio è nota anche per le sue edizioni d’arte, per i testi accademici e la ricerca.

Fratello dell’ex ministro socialista Gianni, Cesare De Michelis è stato anche un bibliofilo che ha collezionato una biblioteca personale di 100mila volumi. Libri che, nella loro massa e nella loro diversità, sembrano oggi più che mai mandare un messaggio sull’importanza e il peso e la necessità di continuare a cercare e di non pensare che la cultura sia solo uno slogan o abbia verità rivelate. Anche, e soprattutto, facendo il mestiere dell’editore nel nostro tempo.

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