Teatro Romano Benevento risplende di luci bicromatiche e sostenibili

Acea e Gesesa illuminano sito voluto da imperatore Adriano nel 126

LUG 11, 2018 -

Roma, 11 lug. (askanews) – Un sito romano con quasi duemila anni di età torna a nuova vita grazie a un sistema di illuminazione realizzato con differenzcromatiche (color bianco e giallo-oro) e apparecchi ad alto livello di sostenibilità ambientale. E’ il Teatro Romano di Benevento, voluto dall’Imperatore Adriano nel 126 e poi ampliato da Caracalla tra il 200 e il 210, che ha offerto un assaggio di nuove visioni prospettiche in occasione del concerto di Nicola Piovani, momento di chiusura della seconda edizione del Festival Nazionale del Cinema e della Televisione. Il nuovo sistema di illuminazione è stato realizzato da Acea SpA grazie a un accordo con il Mibact e Ge.Se.Sa, società partecipata di Acea che gestisce il servizio idrico integrato di Benevento e altri 21 comuni del Sannio, con il placet della Soprintendenza e d’intesa con il Comune. La particolarità dell’illuminazione sta nella scelta di illuminare sia gli esterni (parte sommitale del coronamento, pilastri e absidi) che gli interni (auditorium e platea) con 120 apparecchi a led di due diverse sfumature cromatiche per mettere in risalto le differenze dei materiali di cui è composta la struttura, una delle migliori conservate tra tutti i teatri romani d’Italia e, secondo quanto riferiscono molti esperti, quella dotata della migliore acustica. Rispetto all’impianto di illuminazione rimosso, potente 6mila watt, il nuovo ha una potenza globale di 3.200 Watt e produrrà un risparmio notevole, pari a 2.800 Watt.

Lunedì sera gli spalti del teatro si sono riempiti di beneventani accorsi ad ammirare le nuove luci e ad applaudire il Maestro Piovani. Tra di loro i vertici delle aziende che hanno sostenuto l’iniziativa e il sindaco Clemente Mastella con la moglie Sandra Lonardo. “Come Ge.Se.Sa e come Acea, di cui la società fa parte, stiamo cercando di valorizzare il territorio in cui offriamo il nostro servizio idrico integrato – spiega l’amministratore delegato di Ge.SeSa Piero Ferrari – e lo stiamo facendo proprio nell’ottica di fare in modo che un’azienda di servizi possa crescere estendendo le proprie capacità tecnico-gestionali e di servizio ai cittadini, attraverso l’acquisizione di altri comuni”. “Il nostro obiettivo – aggiunge – è di cercare di costruire un territorio che possa consegnare alla generazioni future sia un ambiente più pulito attraverso queste attività, perché l’illuminazione a led riduce l’impatto ambientale, sia per dare un futuro occupazionale. La nostra è un’azienda che ha la pretesa di crescere, voglia di svilupparsi sul territorio ed essere un punto di riferimento. Questo lo stiamo facendo con il grande aiuto di Acea e sicuramente Gesesa ne è il motore territoriale”. Per Giovanni Papaleo, direttore del settore industriale-idrico di Acea SpA, “la partecipazione a questo evento, e in generale nella società Gesesa, è una partecipazione molto strategica su cui puntiamo anche per il futuro. Speriamo nei prossimi anni di poter intensificare queste attività di investimento e poterne valutare di altre, diverse, per contribuire allo sviluppo di questo territorio”. Dal canto suo il primo cittadino non può evitare di fare un omaggio agli imperatori romani cui si deve la costruzione del teatro: “Io credo che Adriano che lo inaugurò e Caracalla che successivamente lo completò, sarebbero ben lieti di partecipare stasera”. Rivolto al pubblico l’ex ministro di Giustizia legge un telegramma davvero speciale inviato proprio da Adriano e Caracalla. Molti ridono e stanno al gioco, qualcuno fa un commento ironico. Mastella legge le parole di augurio dei due imperatori, chiede di spegnere il vecchio sistema di luci e poi conta: uno, due, tre… Le luci bianco e oro si accendono ed è uno spettacolo, in tutte le accezioni del termine. Arrivano i giovani orchestrali, il primo violino, infine il Maestro Piovani. La musica, soprattutto quella da Oscar, si illumina di bianco e oro. Tante “stelle” nella notte di Benevento.