“Il Viaggio di Arturo”, romanzo di mare e d’anime perse

Una notte in Atlantico una barca a vela alla deriva, vuota

MAG 31, 2018 -

Roma, 30 mag. (askanews) – Una notte in oceano Atlantico un mercantile incrocia una barca a vela alla deriva. Nessuno a bordo. Gerard, comandante del mercantile, trova solo il diario la cui lettura lo proietta suo malgrado nel mistero esistenziale dei velisti scomparsi. E’ quello che accade ne “Il viaggio di Arturo” (Mursia, pagg. 342, euro 18,00) il romanzo di Gabriele Mazzoleni, giornalista economico e velista di lungo corso, al suo esordio nella narrativa dopo il successo del manuale “Mollo tutto e vado via. Come organizzare un anno sabbatico in barca a vela” (Mursia, 6 edizioni).

Gerard, dietro le apparenze di marinaio bretone compassato e freddo, nasconde una mente inquieta e tormentata: incalzato dall’età sta facendo i conti con se stesso e sono conti che non tornano. Per di più, l’incontro con la barca a vela lo sprofonda nel mistero di un equipaggio scomparso. Un mistero che si infittisce quando Marco, il secondo ufficiale del mercantile, consegna al comandante il diario della barca dove, cosa anomala, due mani diverse hanno scritto la cronaca della crociera che pare essere finita tragicamente.

La lettura del diario svela l’identità dello skipper: Arturo Accoliti partito da Benalmàdena il 22 gennaio 2014 per la traversata atlantica. Ma chi è l’altro uomo a bordo? Pagina dopo pagina arriveranno forse a capire quello che è accaduto. Forse, perché in questo romanzo la trama procede con continui colpi di scena e il lettore si trova trascinato, insieme ai marinai scomparsi, in quel momento sospeso che precede il cambiamento e in cui bisogna scegliere che fare. Qualcuno si perde, qualcuno ritrova la rotta.

“I miei personaggi – spiega Mazzoleni – in modi diversi, affrontano la sfida di vivere con consapevolezza e affrontano le grandi domande e i dubbi della vita. Arturo non impartisce lezioni, non ha da offrire risposte universali se non quella che vivere nel dubbio che si rinnova è il miglior antidoto contro la disillusione esistenziale”. Il viaggio di Arturo è un potente romanzo di mare, dove a scatenare le tempeste sono le emozioni e le relazioni umane.