Manzoni, Fontana e una missione: l’arte italiana di Christie’s

Nuova asta a Milano l'11 aprile: "Non contano solo i soldi"

APR 9, 2018 -

Milano, 9 apr. (askanews) – La sensazione, entrando negli spazi di Palazzo Clerici a Milano, è quella di avventurarsi in un museo, inedito, dedicato all’arte italiana. Ma l’esposizione, magnificamente allestita soprattutto per quanto riguarda l’illuminazione delle opere, non è una nuova collezione, bensì la somma di molte collezione, i cui pezzi, alcuni dei quali incredibili, vanno all’asta per Christie’s nel capoluogo lombardo l’11 aprile, in una nuova vendita dedicata all’arte italiana moderna e contemporanea.

“Sappiamo anche, vendendo, creare cultura, dare un grande significato all’arte, insegnare al mondo intero cos’è l’arte italiana”, ha detto ad askanews Mariolina Bassetti, chairwoman di Christie’s Italia.

Il catalogo è molto ricco e comprende, per esempio, alcuni Boetti importanti, come “Omonimo”, opera a penna del 1974 oppure il coloratissimo arazzo “Tutto” del 1989. Notevoli anche molti altri pezzi, come un “Taglio bianco” scultoreo di Leoncillo, oppure il “Ritratto di giovane” di Boccioni, ma pure un meraviglioso De Dominicis del 1997 o un “Ammiraglio” di Salvatore Scarpitta d’annata. Ma i top lot dell’asta milanese sono di due maestri acclarati come Piero Manzoni e Lucio Fontana.

Renato Pennisi, Senior specialist e Head of sale di Christie’s Italia, battitore dell’asta, ci ha presentato uno dei primi “Achrome” di Manzoni, datato 1958. “Appare sul mercato dopo 46 anni, è nella stessa collezione privata dal 1976, è pubblicato in tutti i cataloghi ragionati dell’artista, ha partecipato alla retrospettiva di Manzoni tenutasi a Palazzo Reale a Milano nel 2014”.

Pochi metri accanto, un Lucio Fontana meno consueto rispetto ai celeberrimi tagli. “Rarissima opera in argento di Lucio Fontana – ha aggiunto Pennisi – realizzata da Fontana nel 1966 per l’attuale proprietario, al quale è stato regalato come dono di compleanno, è l’unico Fontana in argento della serie dei buchi realizzato in quell’anno, sono complessivamente nove. Meravigliosa la composizione, molto scultorea. Anche questa un’opera mai vista sul mercato prima di adesso”.

In un’asta, è ovvio, la componente economica è centrale, con prezzi anche in questo caso molto importanti. Ma, ci assicurano da Christie’s, non si tratta solo di soldi.

“Il grande risultato – ha concluso Mariolina Bassetti – di essere arrivati, dai 4 milioni di sterline della prima asta dedicata completamente all’arte italiana, ai 43 milioni di sterline, non è per me solamente un risultato economico, che sicuramente è importante, ed è importante per Christie’s. È un risultato dell’arte italiana, del fatto che è stata riconosciuta dopo tanto tempo come un’arte ricca di significati, ricca di profonde intenzioni e riconosciuta finalmente anche economicamente”.